AI Parlamentari – "Un colpo d’ala" per l’Universita’

1. Ai Gruppi parlamentari: “un colpo d'ala” per l'Universita'
2. DDL. Documento-appello contro “progetto scellerato”
3. Sul miliardo di Tremonti.
4. Sostituzione 'forzata'.

1. Ai Gruppi parlamentari: “un colpo d'ala” per l'Universita'.
“Un colpo d'ala” chiede Fini a Berlusconi, nell'interesse del Paese. “Un
colpo d'ala”, nell'interesse dell'Universita' e del Paese, si chiede a
tutti i Gruppi parlamentari: tolgano dall'agenda della Camera la
discussione di un DDL che finirebbe di demolire l'Universita' statale,
sottomettendola ai famelici interessi dei poteri forti, con in testa
Confindustria e Rettori della CRUI.
Hanno ragione Fini e tutte le persone di buon senso nel sottolineare che
in tutti gli altri Paesi, per uscire dalla crisi, si aumentano gli
investimenti per la ricerca e l'alta formazione. Ma per rendere veramente
utili al Paese questi finanziamenti (che devono andare ben oltre il
miliardo concesso/promesso da Tremonti), e non farli sperperare ai nuovi
Consigli di Amministrazione 'modello ASL' previsti dal DDL, e' necessario
dare vera autonomia e democrazia agli Atenei, che vanno liberati dai poteri
baronali e dal precariato, cosi' come chiede il mondo universitario.
Invitiamo tutti i Gruppi parlamentari a staccare la spina da una
'abitudine' che li vede sottomessi agli interessi di chi opera da anni per
smantellare l'Universita' statale e per potere gestire 'in proprio' le
risorse pubbliche ad essa destinate.
Per la prima volta si leggiferi per e non contro l'Universita', con un
provvedimento non deciso fuori dal Parlamento, ma frutto di un reale e
serio confronto con tutte le componenti universitarie.
Insomma, si chiede a tutti i Gruppi parlamentari una scelta che darebbe un
enorme contributo al rilancio culturale, economico e democratico del nostro
Paese.

2. DDL. Documento-appello contro “progetto scellerato”.
Segnaliamo l'Appello “Non disponibili a distruggere l'Universita'
pubblica” le cui firmatarie e cui firmatari “invitano i rettori, il Governo
e il Parlamento a mettere da parte questo progetto scellerato e ad avviare
un vero processo di riforma coinvolgendo tutte le componenti del mondo
universitario.”
Mettere da parte un DDL che “mira a smantellare l’universita' pubblica
lasciando inalterati i vizi attuali (clientelismo, nepotismo, finte
valutazioni comparative, sacche di assenteismo, nessun controllo sulle
ricerche finanziate, feudalesimo ex cathedra).”
Un DDL che prevede “da un lato, la riduzione delle componenti elettive e
l’accentramento dei poteri decisionali; dall’altro, il rafforzamento del
Consiglio di amministrazione, che diventa a tutti gli effetti il principale
organo politico”. Un DDL che “affida alla burocrazia accademica (ANVUR in
primis) la valutazione delle strutture ex post, secondo criteri generali
che non garantiscono il reale riconoscimento delle competenze; inoltre
abolisce la ricostruzione della carriera e la conferma nazionale per i
professori di prima e seconda fascia” e con “l’introduzione del Fondo per
il merito, sacrifica il diritto allo studio sull’altare di una fasulla
meritocrazia, senza tener conto del reddito e, soprattutto, senza oneri per
lo Stato.”
E inoltre il DDL “rende ancora piu' precari i percorsi lavorativi dei
giovani studiosi, introducendo la figura del ricercatore a tempo
determinato (RTD)” e ” si arriva a quindici anni post lauream per poter
ottenere un contratto a tempo indeterminato.” Un DDL, infine, che lascia
“ai dipartimenti ampi poteri discrezionali nel reclutamento, nella
programmazione triennale e nell'attribuzione degli aumenti stipendiali,
svincolandoli il piu' possibile dal controllo della comunita' scientifica
nazionale.”
Per tali motivi coloro che hanno sottoscritto e sottoscriveranno l'Appello
“comunicano ai Rettori, al Governo e al Parlamento che, all'indomani
dell'approvazione del disegno di legge di riforma dell'universita'
presentato dal Ministro Gelmini, non saranno disponibili a sostenere
carichi didattici non previsti dal loro stato giuridico.”
– Per leggere integralmente e sottoscrivere il Documento-appello cliccare:
http://www.andu-universita.it/2010/11/05/ddl-mortale/

3. Sul miliardo di Tremonti.
Segnaliamo gli articoli su Step1 (“Il miliardo di Tremonti e la riforma
dei rettori”) e su CorriereUniv.it (“1 miliardo all'Universita'”).
– Per leggere gli articoli cliccare:
http://www.andu-universita.it/2010/11/05/ddl-mortale/

4. Sostituzione 'forzata'.
Al Politecnico di Torino, e in altri posti, si e' voluto sostituire
comunque i docenti che si rifiutano, per protesta contro il DDL, di
svolgere compiti non obbligatori. Il risultato in un articolo sulla Stampa
(“I docenti reclutati non sanno cosa ci devono insegnare”).
– Per leggere l'articolo cliccare:
http://www.andu-universita.it/2010/04/03/a-torino/

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