(Riceviamo e pubblichiamo) Desidero esprimere il mio pensiero di gratitudine e di motivato orgoglio alle Forze Armate italiane in occasione 4 novembre, sia come cittadino italiano, sia come uomo attivista impegnato nella vita politica e sociale del paese.
E come tutti gli italiani, almeno spero, sanno che il 4 novembre è la Festa delle Forze Armate che si lega al ricordo della vittoria nel 1918 sull'Impero Austro-ungarico dell'Italia che poneva fine alla prima guerra mondiale, ed è' quindi un motivo di orgoglio nazionale che ci deve spronare ad avere nei confronti delle Forze Armate, quella eterna gratitudine, che per l'appunto ognuno di noi dovrebbe avvertire verso chi ha dato tanto, compresa la vita, per quella unità che oggi è la nostra storia.
Eppure mi duole ricordare che in passato, e ancora oggi, seppur minima, di pochi idioti, la festa delle Forze Armate è andata incontro a contestazioni dei “movimenti giovanili” e specialmente nella seconda metà degli anni '60 e nella prima metà degli anni '70, in occasione del 4 novembre ad opera del movimento radicale, e dei gruppi dell'estrema sinistra.
E' per me un occasione solenne, recarmi a vedere le più alte cariche dello Stato che rendono omaggio al Milite Ignoto, la cui salma riposa presso l'Altare della Patria a Roma, e si recano in visita al Sacrario di Redipuglia dove sono custodite le salme dei caduti della guerra del '15-'18, nonché a Vittorio Veneto, la località in cui si svolse l'ultimo confronto militare della Grande Guerra fra esercito italiano ed esercito austro-ungarico.
Quindi, italiani, nella giornata del 4 Novembre, Festa dell'Unita' Nazionale e delle Forze Armate, dobbiamo inchinarci e dire GRAZIE, alle Forze Armate italiane, che ieri e oggi costituiscono una realta' di eccellenza del nostro Paese, e sono il senso dello Stato, l'orgoglio dell'identità nazionale, l'amor di Patria impegnate per garantire pace e sicurezza alle nostre comunita', sono l'espressione migliore dell'unità nazionale e ci rappresentano tutti, quando concorrono a fronteggiare calamità naturali o a contribuire alla nostra sicurezza, assicurando le condizioni per un ordinato sviluppo civile, sociale ed economico' , oltre che sono anche molto apprezzate all'estero, impegnate in fondamentali compiti di peace-keeping in ogni parte del mondo, sono impegnate a contrastare il terrorismo o a costruire un futuro di convivenza pacifica, con grande competenza, professionalita' e capacita' operative, grande umanità verso le popolazioni in stato di bisogno, spirito di dedizione per i valori della pace e della libertà e dell'affermazione della democrazia.
Grazie, mi fate sentire orgoglioso di essere italiano.
Arturo Di Mascio
