EMESSO IL FRANCOBOLLO CELEBRATIVO DELLA GIORNATA DELLA FILATELIA

Lo scorso 29 ottobre le Poste Italiane hanno emesso un francobollo
celebrativo della “Giornata della filatelia” del valore di euro 0,60.
In contemporanea è stato emesso il bollettino illustrativo, sul quale
viene indicato che è stato , stampato dall’Officina Carte Valori
dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia
su carta fluorescente, non filigranata. La vignetta raffigura, enro il profilo
di un dentellato, l’immagine multimediale di una serie di francobolli
stilizzati su alcuni dei quali campeggia la scritta “GIORNATA DELLA
FILATELIA”; in primo piano è riprodota una lente di ingrandimento a
circoscrivere ed evidenziare l’indicazionene “filatelia. Bozzettista:
Angelo Merenda. Il bollettino è in vendita presso gli Sportelli
Filatelici degli Uffici Postali del territorio Nazionale, gli “Spazio
Filatelia2 di Roma, Milano, Venezia, Napoli, Trieste e online sul sito
internet www.poste.it.
Sul retro del bollettino un articolo sulla “Giornata della filatelia”
scritto da Nino Bellinvia, uno dei nostri redattori di “Cultura e Società”,
nonché presidente del Circolo filatelico
“A. Rospo” di Massafra.
Ma ecco qui di seguito il suo articolo.

C’era una volta… e c’è ancora oggi. Non è una fiaba. Infatti è una
splendida realtà. Il suo primo “vestitino”, nero “inglese”, con il
passar del tempo ha cambiato colore, diventando ora grigio, verde,
blu, violetto e… di “tutti i colori”, assumendo forme geometriche
diverse (quadrato, rettangolare; anche rotondo, triangolare,
pentagonale o a forma di frutta). Qualche volta ha cambiato pure il
suo consueto “vestitino di carta” in fibre sintetiche (pizzo) o anche
in lamine metalliche, in legno impiallacciato di betulla o,
addirittura, in lamina d’oro… Avete scoperto di chi/di che cosa
parliamo?. Si, è proprio il “francobollo” che va in giro per il mondo
da quando ebbe ad idearlo nel 1840 l'inglese Rowland Hill. La sua
“lingua” è internazionale come hanno ben scoperto i “suoi amici” che
diventano sempre più numerosi. Un motivo ci sarà pure. Anzi tanti.
Ognuno può certamente scoprirli da solo. Ci preme ricordare che nel
1959 fu ideata dal Ministero delle Poste, proprio per propagandare la
filatelia tra i giovani, la “Giornata del francobollo” con l’emissione
di un francobollo del valore di 15 lire (nella vignetta un
collezionista che osserva con una lente un francobollo da 5 centesimi
del Regno di Sardegna). “Giornata del francobollo” che, affidata alle
singole Direzioni Provinciali, è andata avanti fino al 1985 tra un
concorso ed un disegno. Ben poca cosa per coinvolgere i ragazzi. Così,
nel 1986, è nata – e cresce magnificamente (quest’anno compie 24 anni)
– la “Giornata della filatelia” con la quale il francobollo è entrato
nella scuola come ausilio didattico.
A dire il vero (ce l’ha fatto scoprire Nino Barberis) già nel 1933,
il francobollo era entrato per la prima volta come ausilio didattico
in una classe del maestro Gastone Rizzo. Un’iniziativa isolata,
comunque, che non ebbe alcun seguito.
Ora, invece, con la “Giornata della filatelia”, il francobollo va
regolarmente a scuola, coinvolgendo studenti delle scuole di ogni
ordine e grado, grazie all’intesa tra il Ministero delle
Comunicazioni, la Divisione Filatelia, la Federazione tra le Società
Filateliche Italiane e il Ministero dell’Istruzione Università e
Ricerca. Nella programmazione didattica delle varie scuole, infatti, è
entrato il progetto “Filatelia e scuola”, proprio con l’intento di far
scoprire la cultura attraverso il francobollo.
Così, ai nostri giorni, la “Giornata della filatelia” è diventata un
“amichevole abbraccio” tra i ragazzi, grazie ai vari monitori (*) che
con piacevoli incontri-lezioni fanno scoprire ed amare “il
francobollo”. Per i docenti, la filatelia, come spesso dimostrato,
viene affiancata ai moderni mezzi d’istruzione, tanto che è diventata
un simpatico e nuovo metodo, un “aiuto” di elevato valore educativo e
formativo, un importante veicolo di trasmissione dei valori e della
cultura di ogni popolo. E tutti sono d’accordo nel dire che è davvero
incredibile quanto il francobollo possa unire ed essere loquace e
immortale! E’ un vero “piccolo-grande” gioiello e non solo perché
riesce a stimolare e aiutare i ragazzi. Il francobollo, infatti, se ci
fate caso, è tra i pochi “amici” ad essere capace di parlare al cuore
e alla fantasia… E non solo dei ragazzi.
A tutti… “Buon francobollo”!.
Nino Bellinvia
Presidente del Circolo Filatelico Numismatico “Antonio Rospo” di Massafra

* Lo scorso anno i monitori del Circolo filatelico di Massafra (il
sottoscritto come presidente, il vice presidente Francesco Rospo, il
segretario Rocco Silvestri e l’88enne socio onorario – scomparso lo
scorso luglio – Fernando Nuzzi, simpaticamente chiamato dai ragazzi
“Mister Francobollo” in quanto “raccoglieva francobolli” da ben 71
anni!) sono riusciti a coinvolgere nella “Giornata della filatelia”
ben 1700 alunni di dieci scuole di ogni ordine e grado!

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