Berlusconi-Pinocchio: il bugiardo patentato! Dalla P2 a Ruby

La storiella che Ruby fosse nipote del premier egiziano Mubarak è solo l’ultima di una interminabile serie di menzogne di cui Berlusconi si è reso responsabile. Ciò che rende drammaticamente vera l’ipotesi che Berlusconi sia un soggetto con disturbi caratteriali di natura psicologica e quindi malato è che il ricorso alla bugia è stato uno dei tratti essenziali della sua vita. Intendo qui riferirmi non tanto a promesse non mantenute o a tentativi di interpretare dati e situazioni a favore delle proprie tesi, cosa che in qualche modo può anche rientrare in una sorta di normalità legata alla perfettibilità umana. Intendo invece aver riguardo ad affermazioni consapevoli che poi risultano sistematicamente smentite da fatti o circostanze oggettive, che non ammettono replica alcuna. Così per Ruby, oltre a tutto tunisina, e che con Mubarak non ha alcun rapporto di parentela. Perché dunque Berlusconi ha consapevolmente raccontato una bugia, sapendo di mentire, se non perché vittima di una patologia psicologica, che lo rende inadatto a ricoprire il ruolo che svolge? Voglio qui ricordare alcune delle bugie raccontate nel corso degli anni da Berlusconi-Pinocchio.

Sulla P2. Il 22 ottobre 1990, la Corte d'Appello di Venezia l'ha riconosciuto colpevole di aver mentito ai giudici sotto giuramento: “Il Berlusconi – si legge nella sentenza – deponendo avanti il Tribunale di Verona, ha dichiarato il falso, realizzando gli estremi obiettivi e soggettivi del contestato delitto”: cioè la falsa testimonianza, a proposito della sua iscrizione alla loggia massonica P2.
Sulla sua carriera giovanile. Nel 1989 dichiara: “La mia carriera canora come cantante sulle navi da crociera è cominciata con una tournée in Libano. Secondo Giuseppe Fiori, suo biografo non autorizzato, Berlusconi non è mai stato in Libano.
Sui suoi studi parigini. Sempre nel 1989 dichiara: “Ho studiato due anni a Parigi, alla Sorbona, e per mantenermi dovevo suonare e cantare nei locali della capitale”. Ma alla Sorbona il nome di Berlusconi risulta del tutto sconosciuto.
Ancora sulla P2. Dice nel 1994: “Basta con questa storia della P2: l'ho già detto, ricevetti la tessera per posta e non pagai neppure la quota d'iscrizione”. Ma, non solo viene condannato per falsa testimonianza, ma, come ha testimoniato anche Licio Gelli, gran maestro venerabile della loggia P2, “Berlusconi ha fatto la normale iniziazione alla loggia P2″.
Sull’attività di governo. Dichiara al Senato il 30.5.94: “Vi assicuro che non ci sarà il condono edilizio“.Nel Consiglio dei ministri o altrove non ho mai pronunciato la parola 'condono'. Sono i giornali che vogliono farci apparire come gli altri governi” . Un mese dopo il suo governo varerà il condono edilizio
Sulle privatizzazioni. Nel 1995:“Pochi ricordano che la Thatcher ha privatizzato qualunque cosa, tranne che la British Telecom Scrive Margaret Thatcher nella sua autobiografia: “British Telecom fu il primo servizio pubblico ad essere privatizzato..
Sulla vicenda All Iberian: Dichiara nel 2000:“Io non ho nulla a che vedere con All Iberian e non possiedo società off-shore all'estero. La Cassazione ha già accertato definitivamente che All Iberian era interamente controllata dalla Fininvest. All Iberian è una società off-shore con sede in un paradiso fiscale (isole del Canale), come le altre 63 scoperte dal pool di Milano, dalla quale furono girate tangenti per oltre 21 miliardi di Lire affluite su conti di Craxi dopo il decreto che salvò le reti Mediaset.
Sull’origine dei suoi soldi. Nel 2001: “Nessun mistero sulle origini delle mie fortune: ho cominciato con la liquidazione di mio padre: 30 milioni. In realtà improvvisamente nel giro di poco tempo alle sue società affluiscono circa 113 miliardi di lire (degli anni 70). In parte giunti in contanti. Sulla provenienza di quel fiume di denaro, Berlusconi non ha mai voluto spiegare nulla.
Sull’Islam. Sempre nel 2001dice:Non ho mai detto che la civiltà occidentale è superiore all'Islam. E' colpa di una sinistra irresponsabile che diffonde notizie false sul mio conto”. In realtà in una conferenza stampa dalla Germania soltanto il giorno prima, aveva dichiarato testualmente: “Noi dobbiamo essere consapevoli della superiorità della nostra civiltà, che ha dato luogo al benessere e al rispetto dei diritti umani e religiosi. Cosa che non c'è nei paesi dell'Islam…
Sui rapporti con la UE: Nel 2001 a Bruxelles al termine di un incontro ufficiale con il presidente Prodi e gli altri membri della Commissione europea a dichiara: “Ho fatto un'esposizione sommaria della legge finanziaria e ho trovato un'ottima accoglienza sia da Prodi sia dal commissario Pedro Solbes”. Ma Prodi cade dalle nuvole: “Non ne abbiamo neanche parlato“. E anche Solbes lo smentisce: “Non ho espresso alcun giudizio sulla finanziaria italiana, la valuterò insieme al patto di stabilità”
Sulla moralizzazione del calcio. Il 23.8.2002 dice: Comprare Alessandro Nesta (difensore della Lazio e della Nazionale, ndr) per il Milan? Sono cose che non hanno più nulla di economico, di morale. Nel calcio abbiamo sbagliato tutti, ora basta”. Il giorno dopo il Milan annuncia l'acquisto di Nesta, avvenuto da almeno una settimana. Il 24.6.2005 dice: “Gilardino al Milan? E’ troppo caro, non si possono spendere certe cifre per il calcio. Sarebbe amorale con i problemi che ci sono oggi”. Il mese dopo il Milan annuncia l’acquisto di Gilardino.
Su Mediaset e il condono fiscale. Nel 2002 dichiara: Mediaset non farà alcun ricorso al condono fiscale. Cinque mesi dopo, il settimanale l'Espresso pubblicherà i documenti che dimostrano che Mediaset ha regolarmente fatto ricorso al condono, risparmiando così circa 120 milioni di euro di imposte.
Sulle fatture false di Publitalia. Nel 95 dice: “Publitalia non ha mai emesso fatture false, e funziona come un orologio”. Ma il presidente fondatore Marcello Dell'Utri ed altri dirigenti vengono condannati per decine di miliardi di false fatture e frodi fiscali.
Sulla persecuzione giudiziaria nei suoi confronti. Dichiara nel 2003: Le inchieste sul mio gruppo sono iniziate soltanto dopo il mio impegno in politica. Prima non avevo mai subito nulla del genere”. In realtà la prima indagine (poi archiviata) sul Berlusconi imprenditore, per traffico di droga, fu aperta a Milano nel lontano 1983. Nel 1989 , sempre a Milano, Marcello Dell'Utri finì per la prima volta sotto inchiesta per mafia (prosciolto). Scrive il Gip di Brescia “Risulta dall'esame degli atti che, contrariamente a quanto si desume dalle prospettazioni del denunciante, le iniziative giudiziarie… avevano preceduto e non seguito la decisione di “scendere in campo“… [Il pool di Mani pulite ha compiuto, tra] il 27 febbraio '92 e il 20 luglio '93, ben 25 accessi presso Fininvest e Publitalia”. Lo stesso Berlusconi, al momento di entrare in politica verso la fine del 1993, aveva confidato ai famosi giornalisti Enzo Biagi e Indro Montanelli (che l'hanno poi raccontato): “Se non entro in politica, fallisco e mi arrestano”.
Sul processo Mills. Nel 2006 dichiara:«Non ho mai conosciuto l'avvocato Mills. Può darsi che gli abbia stretto una volta la mano ad Arcore, come la stringo a decine di persone ogni giorno, ma senza conoscerlo». Un documento sequestrato a Mills fa riferimento a una “telefonata dell'altra notte con Berlusconi”. Mills, interrogato, ammette di aver parlato con il Cavaliere la notte del 23 novembre 1995. Ancora Mills, il 13 aprile 2007, conferma di aver incontrato Berlusconi ad Arcore. L'avvocato “descrive anche la villa” (dalla sentenza del tribunale di Milano). Da un altro documento sequestrato a Mills, emerse che lui e Silvio Berlusconi si erano già incontrati nel luglio 1995 al Garrick Club di Londra, insieme a Marina Berlusconi, per discutere delle società estere del gruppo, di cui Mills s'era occupato fin dagli anni '80.
Insomma Berlusconi un vero e proprio Pinocchio, che ha basato la sua vita quotidiana sulla bugia e con la menzogna continua ha preso in giro milioni di cittadini italiani facendo loro credere che li avrebbe fatti star meglio, mentre invece a star meglio e solo lui e un po’ di amici suoi.

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