di Laura Madrigali
Abbiamo dato il via al nuovo, alla politica veramente partecipata. Ciò è emozionante, gratificante. Come chiamarci esattamente non si sa – ‘finiani’, ‘futuristi’, ‘mirabelliani’, ‘liberals’ – ma quel che più conta è che siamo noi contro il resto del mondo. E stiamo vincendo. Paradossalmente, questo duro scontro della base ‘finiana’ contro il Lodo Alfano ha fortificato il nostro progetto di politica della polis, rendendoci consapevoli che una simile partecipazione (che da tantissimo tempo non si vedeva, anzi, forse non si era mai vista) a questo ‘plebiscito quotidiano’ riavvicina i cittadini alla politica e la fa ritornare bella, costruttiva, mostrando che davanti a noi ci sono spazi di potere da conquistare per usarlo a fin di bene, del vero bene della nazione, che é l'unico nostro fine e la nostra missione. Là dove tutti indistintamente avevano fallito, noi, con la nostra formula così diametralmente opposta a quella consueta della vecchia politica ingessata e così diversa da quella degli specialisti dei media televisivi e dei curatori d’immagine – tutta fatta di “Presenza! Presenza! Presenza”! e di “Partecipazione! Partecipazione! Partecipazione”! – siamo stati in grado di causare un’inversione di tendenza e riavvicinare elettori distanti e disgustati. Siamo stati forse involontari maestri della comunicazione? Abbiamo forse scoperto l'uovo di Colombo? Dall’articolo di ‘Farefuturo’ sul ‘velinismo’ a oggi qualcosa sostanzialmente è cambiato: è iniziata una rivoluzione che, come tutte le rivoluzioni che si rispettino, è stata sottovalutata dai potenti, rammolliti nei loro agi e nelle loro cricche. E ora li coglie alle spalle all'improvviso. Diamo ampio merito a ‘Farefuturo’ con Filippo Rossi e al ‘Secolo’ con Flavia Perina per la sensibilità e l’acume dimostrati non tacendo nulla, ma anzi dando riscontro dei fatti e degli umori, innescando un sostanziale e irreversibile mutamento di rapporto fra dirigenza e base. L’articolo dei giorni scorsi a firma di Enzo Raisi ha ratificato, sul ‘Secolo’, quel patto con i cittadini che Rossi ha già auspicato sul suo webmagazine, un patto fiduciario con gli elettori che alla Convention di ‘Generazione Italia’, il prossimo 6 e 7 novembre a Perugia, verrà siglato. Iniziamo dunque a darci delle regole e a rispettarle. Non sono mai stati i cittadini a mancare di parola: tocca dunque al Fli fare di tutto per mantenere le nuove promesse. Si è alzato il canto di un meraviglioso popolo, milioni di voci che cantano insieme una canzone nuova, un nuovo inno alla libertà. Un ringraziamento va a Facebook per esistere e uno particolare a Enrico Mentana, ‘l’antiFeltri’ per il suo (involontario?) contributo al successo delle nostre idee.(Laici.it)
