di Lanfranco Di Gioia
Bagno di folla a Bari per il Presidente della Camera Gianfranco Fini. Il Teatro Petruzzelli era gremito in tutti gli ordini di posti e la piazza antistante, dove era stato installato un maxischermo, era affollatissima di gente che voleva sentire le parole del Presidente.
In platea uomini politici, rappresentanti delle istituzioni, del mondo universitario e della scuola, professionisti, gente comune e tanti, tantissimi giovani.
Tutti accorsi con entusiasmo ad ascoltare Gianfranco Fini, a salutarlo, a ringraziarlo per le sue prese di posizione in difesa della legalità, della libertà di espressione e del mezzogiorno.
Era da tanto che non si respirava aria così genuina e non si vedeva tanta spontanea partecipazione.
Abituati ormai da anni alle adunate di folla ingaggiata, trasportata, ristorata e molte volte pagata per applaudire e osannare il capo, alle kermesse fatte di barzellette, frasi fatte, cori goliardici tutti inneggianti il capo, non ci sembrava vero di ritrovarsi in così tanti, radunati da un semplice invito, preoccupati di non trovare posto, per sentire Gianfranco Fini parlarci di “politica”. Una parola quasi dimenticata in questi ultimi anni.
Qualcosa è cambiato. E niente potrà più essere come prima. Si va chiudendo un periodo storico del nostro Paese durante il quale si sono sovvertiti i valori, si è perso il senso dell’etica pubblica, si è trasformata la politica in “teatrino” e la si è messa al servizio di pochi.
Un periodo che ha visto incattivirsi e deteriorarsi i rapporti tra le diverse forze politiche le quali, anziché lavorare insieme per la soluzione dei problemi della gente, hanno acuito lo scontro, divenuto sempre più duro, impedendo così l’attuazione di quelle riforme importanti per il paese.
Un’epoca buia che per la prima volta nella storia della nostra democrazia repubblicana ha visto utilizzate le armi della diffamazione, del killeraggio mediatico, della menzogna e dell’oltraggio nel tentativo di mettere a tacere il dissenso e distruggere l’avversario politico.
Si apre una nuova era. Fatta di confronto, di nuovi ideali, di nuovi valori. Nella quale abbia spazio la politica, quella vera. Quella al servizio della gente, che guarda ai problemi dei giovani, delle donne, degli anziani, dei disoccupati, dei disabili. Quella in grado di costruire il futuro della nazione. Un futuro fatto non di promesse ma di azioni concrete. Un futuro che non prescinda dalla salvaguardia di due grandi valori: la democrazia e la libertà.
Questa ancora una volta la sfida che da Bari Gianfranco Fini ha lanciato nel presentare il suo libro “Futuro e Libertà”, una sfida nella quale lo affiancheremo nell’interesse del Paese.