di Peppe Ruggiero
Sabato 16 ottobre la Coldiretti ha svolto a Cernobbio un Forum sull’alimentazione. All’interno del Forum sono stati anticipati i dati del dossier Agromafie curato da Eurispes. Ed i risultati sono stati sorprendenti. O meglio dire inquietanti. Una notizia, verrebbe da dire. Che però non ha trovato ospitalità sulla stampa italiana. Ebbene la lotta alle contraffazioni e alle frodi alimentari, settore in cui peraltro ha un ruolo importante la criminalita’ organizzata, accelera il passo e nel primo semestre dell’anno gli alimenti sequestrati dai Nas ammontano a oltre 10 milioni, con un aumento del 40% rispetto allo stesso periodo 2009.
Aumenta anche il valore del cibo sequestrato che sale a 71 milioni di euro (+4%), cosi’ come le strutture irregolari sottoposte a sequestro (+23%) o chiuse per motivi di salute pubblica (+18%). Rispetto allo scorso anno sono state inoltre effettuate oltre 18mila ispezioni (+20%), mentre sono restate sostanzialmente stabili le infrazioni penali e le amministrative. Insomma una notizia difficile da digerire.
Le mafie nel piatto allargano i tentacoli, da nord a sud. La criminalità sputa nel piatto dove mangiamo. Loro si arricchiscono e noi
ci avveleniamo. Nel silenzio. Del resto mai parlare con il cibo in bocca. Alla presentazione del dossier erano presenti anche i magistrati Donato Ceglie e Raffaele Guariniello che hanno chiesto ad alta voce che occorre fare di piu’ nel contrasto alle agromafie.
Soprattutto Guariniello sollecita un rafforzamento dei controlli, una maggiore ‘terzietà’ e, soprattutto, quello che chiama il suo ’sogno’:
la creazione di una procura nazionale di contrasto alle frodi alimentari e altri campi riguardanti la salute. Guariniello sottolinea anche come in alcune zone del Paese i processi in ambito agroalimentare o non si fanno o procedono con troppa lentezza finendo in prescrizione. ‘C’e’ bisogno del processo breve – osserva il procuratore aggiunto della Procura di Torino – per impedire il diffondersi di un senso di impunita’ tra coloro che commettono frodi alimentari e attentati alla salute dei consumatori’. Sarà un sogno nel cassetto?