“ PER COLPA DI UNO, CAOS ESISTENZIALE PER QUASI 60 MILIONI…. I GIORNALISTI ? TUTTI “ STUPIDI KOMUNISTI” COME I GIUDICI, SECONDO QUEST’UNO…

Nel settembre del 2003 in alcuni interventi dati alla stampa che ancora conservo, scrivevo quanto segue, e che riporto qui sotto con copia-incolla:

Sarà mai possibile continuare a vivere in un clima politico che ormai determina disgusto in ogni contesto dell’esistenza del popolo italiano per colpa di uno che, sul Corriere della sera del 21.9.2002, affermava (sue testuali parole) che voleva “divertirsi governando”, non solo, ma che avrebbe anche fatto vedere agli Italiani (sempre sue testuali parole) “ i fuochi di artificio” ecc.ecc…………..omissis
Il premier non fa altro che dire che l’80 % della stampa rema contro di lui. Si è mai chiesto il perché o pensa che i giornalisti siano tutti scemi ?
Dico subito, senza mezzi termini e a titolo personale, che, se fossi protetto da qualche…lodo, recluterei tutti gli aggettivi di qualificazione negativa di un qualsiasi dizionario (anche quelli… stranieri) per qualificare questo governo di cui non se ne può proprio più ! Ma è mai possibile che il popolo italiano stia lì ancora ad aspettare che arrivi il …buon tempo ed intanto debba assistere allo sfacelo di tutto: dall’economia alla giustizia, dai valori autentici della vita per finire con tutto il resto, con reviviscenze di refrain mussoliniani….. omissis ?

Ormai questo governo ci “comanda” da e 2 anni e mezzo (nota: quando scrivevo eravamo nel 2003, ed ora, ottobre 2010, sono anche adesso due anni e mezzo) con i risultati che spiegano inequivocabilmente il giustificatissimo “remar contro”, anche da parte dei giornalisti:

il famoso buco finanziario di Tremonti aumenta: l’inflazione è schizzata al 2,8 % quando prima era quasi inesistente; nessuna opera è stata cantierata nei fatti ma solo a parole; il patto di stabilità sta in piedi vendendo i gioielli di famiglia e condonando le illegalità; il prodotto interno lordo è calato sotto lo zero quando prima andava benino; Confindustria boccia questo governo ad ogni piè sospinto; il conflitto sociale è alle stelle; i prezzi ancora più…su delle stelle; la disoccupazione nelle medie-grandi imprese aumenta; il potere di acquisto sta scemando a dismisura tanto che salariati e pensionati non ce la fanno più; l’Istat spara degli indici che sono microscopicamente lontani dalla realtà; la sanità – pur in possesso di una invidiabile classe medica a livello europeo – viene umiliata; il premier si ritaglia le leggi a suo uso e consumo ed il capo dello stato è costretto a mandar giù perché, perché……;

L’altro giorno, anche l’ex Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, di cui, per la verità non nutro eccessive simpatie, ha detto parole “sante” ma che non possono trovare applicazione. “Anche Mussolini è andato al potere in modo corretto nel rispetto dello statuto Albertino – (riferendosi ovviamente al nostro attuale premier) – “ma se il giorno dopo il nostro premier si dimostra scorretto, possiamo ancora andare a letto tranquilli” ? Anche Giulio Andreotti un giorno disse : “Se uno viene eletto democraticamente, ma poi vuol bruciare Roma come fece Nerone, lo dobbiamo tenere “ ?..

Io credo sia urgente e necessario, prima che l’Italia crolli del tutto, non solo ma che tutti noi abbiamo ad ammalarci seriamente (va sempre ricordato che la somatizzazione di varie contraddizioni a livello di sub-conscio, anche di natura socio-politica, si possono trasformare anche in vere e proprie patologie fisiche) che si debba fare qualcosa da subito, anche sulla base delle predette considerazioni dell’ex capo dello stato Scalfaro. Ma bisogna trovare subito la strada.

Non nascondiamoci dietro ad un dito o sotto la sabbia come fanno gli struzzi: questo governo deve andare a casa e non importa se, al posto dell’attuale premier, ne viene un altro dello stesso colore, purché non ci si trovi di fronte ad un ennesima anomalia tutto italiana che potrebbe riservarci amare sorprese….. ecc.ecc. omissis “”
.

A distanza di 7 anni circa (2003-2010) si potrebbe riscrivere lo stesso articolo soprariportato, con le stesse parole, con le stesse motivazioni, con gli stessi guai; anzi, il quadro è peggiorato all’ennesima potenza.
Se in apertura del pezzo mi chiedo se sia giusto che, per colpa di un soggetto, debbano farne le spese 60 milioni di Italiani, non mi pare di apparire un giornalista che rema contro. Posso solo ribadire con forza che questo governo, da anni, non fa altro che prolungare l’agonia civile degli Italiani, ormai ridotti allo stremo.
E’ davvero inquietante, lasciatemelo dire, che gli Italiani dopo tanti anni non abbiano ancora capito che l’attuale premier è sceso in politica non certo per governare il paese, ma per salvare se stesso dai guai giudiziari, contando sulla possibilità di cambiare le leggi a seconda della sua convenienza. I diversi stop al cosiddetto Lodo Alfano, ultimo quello di ieri da parte del Capo dello Stato, docent !
Sia ben chiaro, io non sono mai stato un uomo di sinistra e neanche di destra, ma semplicemente una persona che ha fatto della sua vita una bandiera da far sventolare in nome dei principi del civismo, della legalità e della concordia sociale.
E’ evidente che questi miei principi cozzano con quelli di chi crede di poter sopraffare gli italiani onesti con la forza dei mezzi finanziari, delle televisioni e degli avvocati che sembrano essere stati assoldati per dire nero quando gli avversari dicono bianco…

Di certo, la colpa è tutta di noi italiani, più masochisti che animati di senso civico. Il guaio è che, da esperienza vissuta, non sarà mai possibile a questo proposito tirar fuori un ragno dal classico buco..

Bruciare la bandiera italiana, come qualcuno ha fatto a Terzigno in queste ultime ore, è un gesto inqualificabile, certamente da non condividere in toto, ma costituisce il risultato di una politica che ha prodotto sentimenti beceri di non italianità. E questo è preoccupante, non solo, ma potrebbe costituire anche un primo sintomo da non sottovalutare, gesto che ha avuto come stupidi docenti quelli della Lega che ora pretendono di governare insieme con quell’ “uno” che ho menzionato in apertura di questo articolo.
Italiani, svegliateVi ! Quindici anni di sonno, a mio avviso, sono troppi !

Arnaldo De Porti

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