In Puglia la mafia preferisce i negozi

La Squadra Mobile di Taranto ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di ben 46 individui. L’ordinanza è stata emessa dal Gip di Lecce su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della stessa provincia salentina. Gli arrestati sono accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi ed esplosivi, truffa aggravata, estorsione, intestazione fittizia di beni a fini elusivi delle normative antiriciclaggio.
Agli arresti, giunti dopo una prolungata indagine, sono arrivati anche i sequestri di beni mobili e immobili per una stima di circa 700 mila euro.
La Mobile di Taranto è partita dalla pista del riciclaggio. Secondo le risultanze investigative il denaro frutto del commercio di stupefacenti veniva riciclato tramite investimenti patrimoniali “di media portata”. Si comperavano esercizi commerciali e li si intestavano a prestanome che, a volte, per essere convinti venivano anche minacciati.

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