Il presidente del Consiglio in conferenza stampa a palazzo Chigi sul programma del governo: “Il Cdm convocato per giovedi mattina è il primo con cui il governo darà attuazione concreta ai cinque punti del programma e affronterà il tema del federalismo. Quello successivo sarà dedicato alla riforma della giustizia”. Sui finiani: “Non faranno mancare il loro voto al governo”. Sul voto: “Le elezioni sarebbero un guaio per il Paese”. Guarda i video: 1 – 2 – 3
FR – Le Président du Conseil en conférence de presse au Palais Chigi sur le programme du gouvernement: “le Cdm convoquée pour jeudi matin est le premier dans lequel le gouvernement mettra en œuvre les cinq points du programme et s'adresse à la question du fédéralisme. Le prochain sera consacré à la réforme de la justice “. A propos des finiani: “leur vote ne manquera pas au gouvernement”. A propos du vote possible: “les élections seraient un problème pour le pays”. Regardez les vidéos : 1 – 2-3
Roma – Il Consiglio dei ministri convocato per domani mattina, “è il primo del Cdm con cui il governo darà attuazione concreta ai cinque punti del programma” e affronterà il tema del federalismo. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante la conferenza stampa a palazzo Chigi. Il premier ha spiegato che il Cdm è stato anticipato a giovedi perché “Tremonti ha dovuto anticipare la sua partenza per raggiungere i colleghi del G7”. Dopo il federalismo si affronteranno gli altri punti del programma, ha aggiunto Berlusconi, e “finiremo con la riforma tributaria che si prolungherà nel tempo perché il sistema italiano ha le sue radici negli anni ’70 e il percorso non potrà esaurirsi in pochi interventi”.
Riforma fiscale La riforma fiscale sarà “l’ultimo punto” del programma di governo ad essere attuato, ma andrà nella direzione di ridurre le tasse a famiglie e imprese, ha spiegato il Cavaliere. “Cominciamo con il federalismo perchè era molto avanzato e finiremo con la riforma tributaria, con una serie di provvedimenti che dovranno prolungarsi nel tempo: il percorso di riforma non potrà spendersi in pochi interventi”. Inoltre, ribadisce il premier, “le riduzioni vogliamo farle in direzione del quoziente familiare, cioè meno tasse ai capi famiglia, e nella direzione della riduzione dell’Irap, soprattutto piccole e medie imprese”.
“Non ho mai minacciato le elezioni” “Non ho mai minacciato le elezioni, sarebbe un grosso guaio per il Paese. Sono sempre stato convinto che le elezioni fossero un guaio. Gli italiani di tutto hanno bisogno meno che di una classe dirigente che litiga”, sottolinea il Cavaliere. “Un indebolimento oggettivo dell’immagine del paese e dell’efficienza nazionale. Dobbiamo, invece, tornare a dimostrare in fretta agli italiani che c’è un governo che ha una maggioranza mai avuta in passato e che in due anni ha fatto moltissimo”.
Risposta politica alle chiacchiere “È chiaro che questo nostro programma molto stretto di Cdm concreti e puntati su singoli punti è una risposta alla politica delle chiacchiere che ha preso l’attenzione dei cittadini portando alla gente uno spettacolo deteriore della politica”, ha proseguito il premier.
“Andrò in Campania per parlare coi sindaci” “Ho promesso al sindaco di Terzigno che mi sarei recato presto da loro” per risolvere la questione della discarica “che produce miasmi non tollerabili dai cittadini”. “Appena il ministro Tremonti mi darà il via libera che mi ha promesso” sui fondi necessari per affrontare il problema, mi recherò in Campania per incontrare il primo cittadino di Terzigno e gli altri sindaci per riportare alla tranquillità una popolazione in grande sofferenza. Con il ministro dell’Economia dobbiamo solo decidere il quantum…”. A sottolinearlo è il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi.
“Non mancherà il voto di Fini” “Io sono sicuro, perché conosco un numero importante di persone che essendo state messe in lista da Gianfranco Fini hanno ritenuto doveroso seguirlo ma per nulla al mondo farebbero mancare l’appoggio alla maggioranza venendo meno alla lealtà nei confronti del governo”. Quello sulla lealtà del gruppo di Fli, ha proseguito Berlusconi, è un “dibattito che non mi ha toccato” perché ho avuto “rassicurazioni da parte del loro coordinatore che ci sarebbe stata assoluta lealtà” e di questo ho parlato anche con il capogruppo del Senato” che mi ha confermato che “tutto ciò che fa parte del programma del governo avrà un sostegno assoluto” da parte del gruppo di Fli.