A pochi giorni dal Nobel per la medicina a Robert Edwards, padre della fecondazione in provetta, arriva un nuovo colpo alla contestatissima legge 40

Procreazione assistita: la legge 40 torna alla Consulta dopo un ricorso a Firenze sull'eterologa

La prima sezione del Tribunale civile di Firenze ha sollevato il dubbio di costituzionalità sulla norma della legge sulla fecondazione artificiale con la quale si vieta alle coppie sterili di accedere alla fecondazione eterologa, con ovuli o seme donati da persone esterne alla coppia. Lo hanno reso noto gli avvocati Filomena Gallo e Gianni Baldini, che assistono i coniugi che hanno presentato la richiesta. L'uomo soffre di mancanza di spermatozoi causata da terapie fatte in adolescenza. Torna quindi alla Corte Costituzionale la legge 40 sulla fecondazione assistita.Già eliminato l’obbligo dei 3 embrioni – E' il secondo rinvio alla Consulta sulla legge 40, sempre del Tribunale di Firenze, che già due anni fa si rivolse ai giudici costituzionali i quali accolsero il rilievo eliminando l'obbligo di produzione di soli tre embrioni in ogni ciclo di fecondazione, l'obbligo del loro contemporaneo impianto, e annullando anche il divieto di congelamento degli embrioni in sovrannumero. In questo caso invece, per la prima volta, un giudice ordinario ritiene quindi costituzionalmente illegittimo il divieto di procreazione assistita di tipo eterologo, sospende il processo, e rimette gli atti alla Corte. La coppia, dopo essere stata in cura in Svizzera e in altri centri stranieri, senza alcun risultato, si è rivolta all'Associazione Luca Coscioni. Il loro obiettivo è quello di poter effettuare le cure in Italia.All'estero per un figlio, 32% di italiani – A causa del divieto di ricorrere a un seme o a un ovocita donati, sono migliaia le coppie italiane costrette ai viaggi della speranza per poter avere un figlio. L’Italia è l’unico paese europeo in cui viga questo divieto, a tutto vantaggio degli stati vicini. Sono infatti circa 20-25mila le coppie con problemi riproduttivi che ogni vanno nelle cliniche di Spagna, Svizzera, Belgio, Slovenia, Repubblica Ceca e Danimarca per cercare di avere un figlio. Tra queste, si stima che quelle italiane rappresentino la maggior parte, il 32%, con circa 10mila cicli eseguiti ogni anno.

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