ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA

Servizio della Biblioteca e dell’Archivio Storico

L’ANTIMAFIA A BRUXELLES TRA LETTERATURA, CINEMA E LEGALITA’
DOPO L’ALLARME DELLA COMMISSIONE UE
VIDEO DI SCIASCIA E BUFALINO
LA BIBLIOTECA DELL’ARS APRE AGLI ITALIANI DEL BELGIO
MARTEDI’ INAUGURAZIONE MOSTRA E INCONTRO CON LA COMUNITA’

“Non credo nell’eternità della mafia. La mafia può essere combattuta e debellata”. Lo dice Leonardo Sciascia in un video di 14 minuti realizzato dal giornalista Nuccio Vara con spezzoni d’archivio della Rai Sicilia, che sarà proiettato martedì 5 ottobre alle 18 a Bruxelles, presso l’Istituto italiano di cultura, nel corso dell’inaugurazione della mostra “Scrittori siciliani del Novecento. Un secolo di letteratura italiana”, organizzata dalla Biblioteca dell’Assemblea regionale siciliana con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, a vent’anni dalla morte dello scrittore di Racalmuto e in occasione della Settimana della lingua italiana nel mondo.
Sciascia, in tre interviste rilasciate a Bruno Russo, a Nino Rizzo Nervo e a Bianca Cordaro, parlando della “sua” Racalmuto, del primo maxiprocesso a Cosa nostra e della polemica sull’ “antimafia di carriera”, invita ad un impegno individuale contro la mafia in aggiunta a quello dello Stato che “deve essere qui presente, con la faccia del diritto”. Segue un’intervista con Gesualdo Bufalino che mette a confronto il suo modo di interpretare la realtà e quello di Sciascia.
Dunque, legalità, cultura e diritto insieme rappresentano una leva formidabile per scardinare la sub-cultura mafiosa. E’ questa una delle molle che spingono la Biblioteca dell’Ars ad organizzare a Bruxelles questa iniziativa che fa conoscere l’impegno civile di un secolo di letteratura italiana per la libertà, a pochi giorni dall’allarme lanciato dalla Commissione europea sul fatto che le organizzazioni di stampo mafioso hanno sviluppato ramificazioni in molti, se non in tutti gli Stati membri dell’Unione europea.
All’inaugurazione saranno presenti il presidente della commissione Antimafia della Sicilia, Lillo Speziale, il vicepresidente dell’Ars, Santi Formica, il presidente del Collegio dei deputati Questori dell’Ars, Giovanni Ardizzone, un gruppo di eurodeputati eletti nell’Isola (Rosario Crocetta, Sonia Alfano, Salvatore Iacolino, Giovanni La Via e Antonello Antinoro) e l’on Pino Apprendi, componente della commissione di Vigilanza sulla Biblioteca dell’Ars che, per dare seguito al progetto Palermo-Bruxelles, avvierà una collaborazione che consentirà agli italiani residenti in Belgio di visitare la Biblioteca di Palazzo dei Normanni e di consultare l’immenso patrimonio storico, librario e documentale per approfondire l’attività legislativa del Parlamento più antico d’Europa.
Il primo “contatto” avverrà martedì mattina dalle 11 alle 12, quando, in una “anteprima” della mostra, gli allievi dei corsi di lingue straniere dell’Istituto italiano di cultura di Bruxelles, guidati dalla docente e giornalista Maria Cristina Coccoluto, potranno vivere la lezione sull’ “Antologia della letteratura italiana” attraverso un “viaggio” fra i libri che sarà condotto dallo scrittore e critico Salvo Ferlita.
Nel pomeriggio, l’inaugurazione della mostra sarà preceduta, alle 17, da un incontro, organizzato dalla Ital-Uim del Belgio coordinata da Santina Murru, fra la Biblioteca dell’Ars e la deputazione siciliana con gli esponenti della comunità italiana in Belgio, fra cui Sarina Dio Puiarello, componente del Com.It.Es di Bruxelles, Maria Lina Pititto, presidente del gruppo “Ritrovo giovani siciliani”, Annalisa Cirimele della Uim e Franca Sigia Marino.

LA MOSTRA FRA STORIA E ATTUALITA’: I LEGAMI SICILIA-BELGIO
La mostra, realizzata in collaborazione con la Fondazione Sciascia, la Biblioteca centrale della Regione siciliana, l’Università degli studi di Palermo, la Tgr Rai Sicilia e l’Ufficio di rappresentanza della Regione siciliana a Bruxelles, contiene 260 rare prime edizioni di 78 autori, 70 opere tradotte in 16 lingue straniere, foto d’epoca, ritratti degli autori, pannelli, foto, una “fotostoria” del ‘900 siciliano e venti rare locandine di famosi film tratti da opere di scrittori siciliani.
Sono infiniti i legami storico-culturali fra Sicilia e Belgio che passano anche dalla letteratura documentata dalla mostra. Il più recente è il ritrovamento in Belgio, nei giorni scorsi, di una effige marmorea del volto del giovane Federico II “Stupor Mundi”, il re normanno alla cui corte di Palazzo dei Normanni a Palermo nacque la prima forma di lingua italiana. L’effige, di epoca medievale, è attribuibile allo scultore Nicola Pisano che operò per dieci anni alla corte palermitana.
I legami fra Belgio e Sicilia si sviluppano sostanzialmente su due filoni: l’emigrazione siciliana di manodopera per le miniere e le costanti visite della Famiglia Reale nell’Isola.
Nel romanzo di Angelo Petyx “La miniera occupata” (1957) si racconta di emigrati siciliani in Belgio che hanno perso il lavoro nelle miniere. E nel romanzo di Nino Di Maria “Cuori negli abissi” , da cui è stato tratto il film “Il cammino della speranza” di Pietro Germi (1950), si descrive il viaggio dei minatori siciliani verso Grenoble. A qualcuno è andata meglio: per lavorare nelle miniere della Vallonia era emigrato a Jemappes nel 1947 da Comiso (paese di Gesualdo Bufalino e Salvatore Fiume), il padre del famoso cantante Salvatore Adamo, trasferitosi a Bruxelles, che ha venduto 80 milioni di dischi ed è stato insignito nel giugno del 2002 dell’Ordine della Corona dal ministro della Cultura belga Richard Miller.
La mostra ci riporta al tragico crollo, avvenuto nell’agosto del 1956 nella miniera di Marcinelle, in cui perirono 262 lavoratori, di cui 5 siciliani: Ignazio Buttitta dedicò alla loro memoria “Lu treno di lu suli” (Il treno del sole – 1963).
Fra le opere esposte a Bruxelles, campeggia la prima edizione de “I Beati Paoli” (1911), il romanzo di Luigi Natoli, che si firmava William Galt, esposto anche nella traduzione in tedesco, che narra le gesta della terribile setta segreta palermitana. Ebbe tale successo a Bruxelles che tutt’oggi i turisti belgi che giungono a Palermo chiedono di visitare l’itinerario dei luoghi dei “giustizieri incappucciati”. Ispirò anche il film “I cavalieri dalle maschere nere” (1947) di Pino Mercanti, di cui è esposta la locandina.
Fra gli altri “pezzi” di maggiore pregio bibliografico presenti nella mostra, si segnalano la prima edizione del “Gattopardo” (1958) di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che ha ispirato il film di Luchino Visconti (1963) la cui locandina d’epoca sarà esposta a Bruxelles. Vi sono poi i primi volumi di poesie di un ancora sconosciuto Salvatore Quasimodo (“Acque e terre”, “Oboe sommerso”, “Erato e Apollion”); le stampe private realizzate da un Gesualdo Bufalino già famoso (“Calende greche”) e le “9 liriche” di Lucio Piccolo di Calanovella; le pregevoli edizioni art nouveau di Maria Messina (“I racconti di Cismè”) e quelle futuriste di Enrico Cavacchioli (“L’incubo velato”).
La letteratura ci conduce anche allo sport. Fra i dieci personaggi più famosi del Belgio figura Vincenzo Scifo, il campione di calcio nato in Belgio da genitori agrigentini: fa spesso vacanza a Porto Empedocle, il paese natale di Andrea Camilleri, di cui Scifo è appassionato lettore. Al giocatore il sindaco empedoclino Calogero Firetto nel luglio del 2007 ha consegnato un prestigioso riconoscimento.
Il rapporto culturale fra il Belgio e la Sicilia è documentato, sin dall’Ottocento, anche dalle frequenti visite della Famiglia Reale a famiglie aristocratiche e scrittori dell’Isola. Spesso i suoi componenti erano ospitati a Palermo dai principi Lanza di Trabia nella casena della tenuta “Terre Rosse”, oggi nota come Villa Trabia, dove i Reali usavano incontrare anche scrittori e artisti siciliani. A Giulia e Pietro Lanza di Trabia era legata Stéphanie del Belgio, terzogenita del re Leopoldo. In una delle sue visite a Palermo, avvenuta il 14 aprile del 1899 in concomitanza di eventi internazionali organizzati dalla famiglia Florio, Stéphanie fu accolta al porto dalle principali famiglie aristocratiche della città e dalla stampa nazionale ed estera. Anche in quella occasione fu ospite dei Lanza a “Terre Rosse”, dove si trovava Gabriele D’Annunzio. Infatti, quella sera fu rappresentata al Teatro “Bellini” di Palermo la prima de “La Gioconda” di D’Annunzio con protagonista Eleonora Duse. Fu un grande successo. In onore di Stéphanie fu organizzata una cena con questo menu: “pesce all’Umberto, filetto di bove, salsa tartara, budino alla Chantilly, dessert, vino Corvo bianco, champagne Dom Perignon, caffè”.
Tutt’oggi ogni anno i Reali del Belgio amano trascorrere le loro vacanze in Sicilia, alle Isole Eolie.

Per informazioni: Giulia Valenti – Biblioteca dell’Ars – 0039/3386214656
e-mail: gvalenti@ars.sicilia.it

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