Da pochi giorni è partita in Svizzera e precisamente nel Canton Ticino una campagna denigratoria

di Roberto Brandalesi, responsabile della sezione dipartimentale “lavoratori frontalieri” del dipartimento lavoro welfare IDV.

Da pochi giorni è partita in Svizzera e precisamente nel Canton Ticino una campagna denigratoria

verso i nostri lavoratori frontalieri.

Non vogliamo star qui a stigmatizzare la volgarità ed il cattivo gusto di questa campagna mediatica, ma ci teniamo a sottolineare la falsità di alcuni difensori di casa nostra.

Da decenni , ormai, i frontalieri sono parte integrante ed uno dei pilastri fondamentali dell'economia svizzera.

I frontalieri pagano le tasse e continuano a pagare l'assicurazione disoccupazione, senza averne poi il dovuto, anche per i signori che hanno preparato la campagna denigratoria.

Accenniamo solo a due problemi, ma preferiamo sottolineare comunque che i cantoni di confine svizzeri sono ormai da anni uno dei piu' forti ammortizzatori sociali delle fasce di confine.

In pratica , se non ci fossero i cantoni svizzeri che offrono lavoro, queste zone, in larga parte amministrate dalla Lega, sarebbero a livello di aree disastrate.

Diciamo che la stessa Lega per i frontalieri, non ha fatto nulla, ma anzi a cercato di togliere con le sue mosse contro il fondo disoccupazione. Ha ragione Montezemolo, quando dice molti proclami e tutto fumo, in compenso mettiamo a posti amici, parenti e figli tanto il popolo paga sempre.

I frontalieri sono una risorsa sia per l'Italia che per la Svizzera, arricchendo sia un paese che l'altro, cosa che Tremonti e banda non ci sembra siano capaci a fare, anzi.

Ora, anche personaggi del PdL del Verbano, si ergono a paladini dei frontalieri, quando a Roma non fanno altro che avvallare il governo delle ballerine.

Noi, con il nostro governo , non siamo per niente l'esempio della democrazia e della tolleranza verso gli stranieri e non possiamo scandalizzarci di queste assurde reazioni da parte di qualche esaltato svizzero e non del popolo svizzero.

Conosco la Svizzera dal 1984 professionalmente e riconosco a questo paese la capacità di guardare a chi merita e non a chi a tessere come invece capita da noi in Italia.

Siamo onesti con noi stessi ed evitiamo pagliacciate propagandistiche che non aiutano i frontalieri e speriamo che si cominci a far politica con il cervello e non con i movimenti della pancia se non dell'intestino come ci ha abituato la Lega , che fino ad adesso ha fatto solo disastri e messo a posto i suoi codazzi.

Caro Zacchera e caro Nobili, al posto di fare interpellanze su problemi di lana caprina, vediamo il vostro impegno sui problemi reali quali l'assicurazione disoccupazione dei frontalieri!!

Ricordiamo che in Ticino questo rigurgito di razzismo è venuto da un gruppo anonimo e non da un'autorità , mentre noi abbiamo un governo che fa leggi razziste e lascia morire gli immigrati!

E' un segno di civiltà? Smettetela d'insegnare agli altri paesi come ci si comporta, voi che piazzate gente e parenti della vostra cricca, usando il popolo a vostro uso e consumo per pagare i vostri lussi! (Alitalia docet ).

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