ABUSI E SFRUTTAMENTO SESSUALE DEI BAMBINI: ECPAT AUDITA AL PARLAMENTO EUROPEO

(ECPAT) – Roma, 30 sett – Una buona direttiva, che conferma l'impegno dell'Europa in materia di contrasto all'abuso e allo sfruttamento sessuale dei bambini, ma con delle considerazioni importanti da fare, per migliorarla. È il primo commento di ECPAT, presente ieri all'audizione pubblica presso il Parlamento Europeo, dove la proposta è attualmente in fase di discussione.

ECPAT, che in Europa è presente con 15 gruppi, ritiene che tale proposta sia un tentativo ben riuscito di dare seguito al Congresso Mondiale di Rio de Janeiro del 2008. La Direttiva deve però adeguare i propri parametri al testo ritenuto, al momento, “più avanzato” e in linea con gli standard internazionali: la Convenzione di Lanzarote.

ECPAT chiede all’Europa che non si arresti la lotta al turismo sessuale a danno di minori, da cui l'organizzazione ebbe origine proprio 20 anni fa; chiede che si mettano appunto meccanismi di denuncia, perchè sono ancora troppo poche le persone che riportano, alle autorità di polizia o alle associazioni, casi di sfruttamento sessuale, in cui si sono imbattuti in vacanza.

Presentata anche la proposta di confiscare i beni alle strutture che si macchiano di questi reati, per poi usarli per un fondo assistenza e prevenzione vittime, come già avviene per altri reati in Italia. All'audizione ECPAT ha riproposto un punto contenuto nella Convenzione di Lanzarote: la creazione di un registro per i sex offender.

Secondo ECPAT è inoltre necessario allargare la responsabilità e quindi la punibilità, non solo a chi organizza viaggi (agenzie, tour operator) ma anche agli intermediari (hotel, guide turistiche, ostelli). Non solo al mondo del turismo ma anche ai service provider. È tristemente noto il legame tra la pornografia minorile e turismo sessuale.

L’organizzazione spinge con forza il riconoscimento, in capo agli Stati, dell’obbligo di non punire mai i bambini per atti connessi allo sfruttamento sessuale (es. loro coinvolgimento nella prostituzione). Al momento nella proposta di direttiva questo rappresenta solo un invito.

“Già nel 2008 con la prima Strategia europea sui diritti dei minori il Parlamento europeo aveva denunciato che la tratta dei bambini ha numerosi obiettivi criminali, tra cui il turismo sessuale” aveva scritto l’on. Angelilli, Vice Presidente del Parlamento europeo con delega ai minori e relatrice della proposta di direttivain un messaggio inviato per il lancio del corso on line di ECPAT, contro lo sfruttamento sessuale dei bambini nei viaggi e nel turismo

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