PARLAMENTO PULITO: “NOI PIEINI ANDIAMO OLTRE I GRILLINI”

Costituzionalemente ( e ci ripetiamo) quello che Beppe Grillo ha chiesto con la sua proposta di iniziativa popolare ( art. Cost.71) sottoscrritta da 350 mila cittadini, non e’ altro che l’attuazione del ( e vi ripetiamo ancora) secondo comma dell’aricolo 48 ( io dico sempre della Nostra di Costituzione, quella Reale e non la Materiale del Legislatore) : “Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge” In pratica cosa dice il comma, semplicemente che, chi e’ stato condannato irrevirsibilmente non e’ candidabile, e fin qui non ci piove, peccato che dal 1948 i partiti hanno “volutamente” trascurato la seconda parte del comma:” O nei casi di indegnità morale indicati dalla legge” Nel farlo si sono appellati all’articolo 27 della Costituzione: “L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva”. Ma, cari politici di ieri, di oggi e di domani, e’ mai saltato nell’anticamenra del vostro cervello che un candidato indagato o in attesa di giudizio, potrebbe essere anche colpevole dei capi di imputazioni? E averlo in parlamento per 5 anni ed oltre? Personalente vieterei la candidatura anche a quelle persone che siano stata squalificati per guida pericolosa in stato di ubriachezza come il sottoscritto! Al mio paese si chiama ancora pragmatismo politico e rispetto della Costituzione.

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