Piano di rilancio dell’Italia dei Valori nel mondo
Roma, 24 settembre 2010. L’inchiesta sullo scandalo dei rifiuti in Abruzzo che vede coinvolti l’assessore Lanfranco Venturoni e l’imprenditore Rodolfo Di Zio agli arresti domiciliari indagati anche una decina di altri soggetti implicati, continua e salta fuori il nome del Presidente della Regione Gianni Chiodi. Il Gip dell’indagine afferma che Chiodi fosse a conoscenza delle manovre per rimuovere fraudolentemente il presidente del consorzio rifiuti di Lanciano non gradito a Di Zio.
«Ecco la iattura di aver preferito Gianni Chiodi a Carlo Costantini alla guida della regione Abruzzo – commenta l’on. Razzi abruzzese doc – i danni saranno incalcolabili e non solo per l’immagine della regione che patisce ancora pesantemente i postumi del terremoto che ne ha piegato le ginocchia, ma viene a conferma del malaffare inoculato dagli uomini raccomandati dal Presidente del Consiglio. Carlo Costanini, punta di spicco dell’Italia dei Valori – ha continuato – non solo avrebbe garantito la competenza e la moralità nella gestione della cosa pubblica, ma avrebbe elevato a prassi il rigore nell’amministrazione della regione introducendo il seme dell’onestà».
L’on. Razzi inaugurerà due nuove sedi dell’Italia dei Valori all’estero, oggi nel primo pomeriggio a Bruxelles e domani sera a Genk. Per l’occasione sarà ricevuto da nuovi iscritti e simpatizzanti.
On. Antonio Razzi
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