“La ‘questione meridionale’ della Fiat, con la posizione ancora irrisolta dei dipendenti dell’indotto di Melfi a causa dell’atteggiamento persecutorio di Marchionne, è il paradigma esemplare di quella politica berlusconiana che intende assoggettare i diritti dei lavoratori agli esclusivi interessi aziendali”. Felice Belisario, Capogruppo al Senato dell’Italia dei Valori, interviene sul protrarsi della sospensione dall’attività produttiva degli operai dell’indotto melfese e fa riferimento al cosiddetto ‘collegato lavoro’, affermando: “La partecipazione dell’IdV alla manifestazione di oggi in piazza Navona è la testimonianza della nostra risolutezza a tutelare le esigenze dei cittadini contro lo strapotere che ai datori di lavoro vorrebbe assegnare il provvedimento del Governo, già respinto con decisione dal Presidente Napolitano. L’Italia non è una delle società di Berlusconi né è ammissibile ridurre il rapporto tra azienda e dipendenti ad un atteggiamento padronale che la Storia ha rimosso. Il nostro Paese deve continuare ad essere una Repubblica democratica fondata sul lavoro” – conclude Belisario – “perciò l’Italia dei Valori si batterà affinché ai lavoratori siano riconosciuti i propri diritti, contrastando energicamente gli atti vessatori della Fiat, di Confindustria e il reazionario decreto del centrodestra, gravemente lesivi nei confronti di chi lavora per condurre un’esistenza libera e dignitosa. È necessario ricucire la divisione tra i sindacati perché la loro unità è un bene per i lavoratori e per l’intero Paese ancora in piena e grave crisi”.