Cinquemila firme per abolire botticelle a Roma

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Basterebbe circoscrivere tale servizio alle zone pianeggianti di parchi e ville romane, anziché tra le salite asfaltate della Capitale”

Diverse associazioni ambientaliste, tra cui Oipa e Lav, hanno presentato oltre 5000 firme al Campidoglio per abolire le botticelle, le carrozze trainate da cavalli tipiche della Capitale. La recente aggressione subita da una donna in via del Corso ad opera di un vetturino al quale aveva chiesto soltanto informazioni sullo stato di salute dell’animale è stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo per le continue violazioni del regolamento comunale sulla tutela degli animali da parte dei vetturini stessi. Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, si è espresso così in merito: “E’ vero che le botticelle sono una tradizione romana ma è altrettanto chiaro che il regolamento varato di recente circa le ore di lavoro dei cavalli e il loro riposo nelle fasce più calde deve essere rispettato. L’animale non può essere considerato una macchina che produce soldi, né in nome di una tradizione possono morire delle bestie sotto gli occhi di tutti. E’ un fenomeno di fatto anacronistico quello delle botticelle – incalza Soldà –, ma non sono favorevole alla loro completa abolizione. Basterebbe circoscrivere tale servizio alle zone pianeggianti di parchi e ville romane, anziché tra le salite asfaltate della Capitale. In questo modo – conclude il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro – si unirebbero tradizione e rispetto per l’animale, anche se riguardo ai vetturini c’è anche un problema di natura fiscale che va sicuramente risolto”.

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