La donna negata. Attenzione italiane a sposare una: Bestia Islamica

Il caso Sakineh rimbalzato sulle cronache dei giornali di tutto il mondo e che ha creato una grande mobilitazione della società civile, culturale e politica, è certamente un atto “voluto” più che dovuto, per anche altri motivi di carattere politico internazionale contro il regime iraniano. Dico questo semplicemnente perchè, di donne condannate alla lapidazione ce ne sono a migliaia nel mondo, e tante sono le donne lapidate tutti i giorni, e nessuno sa niente.
E bene è stato fatto a dare spazio a questa pratica feroce che quelle che chiamo “bestie islamiche” praticano tutti i giorni, insieme a una marea di altre violazioni dei diritti umani che generalmente nel mondo degli integralisti islamici sono come fumarsi una sigaretta.

Quindi la lapidazione è una delle tante “bestialità” che questi esseri indegni di vivere, praticano nel nome della Shari'a, della Jihad e di un Allah, che probabilmente non sa nulla di tutto questo.

Corre l'anno 2010 e alcuni stati islamici prevedono nei propri codici penali o nella prassi la pena di morte tramite lapidazione per gli adulterii poichè secondo loro per la tradizione musulmana gli atti sessuali non sono una questione privata, ma la misura dell’onore dell’intera società.

Nella pratica della lapidazione gli integralisti islamici impongono l'uso ai partecipanti di pietre non troppo grosse, perchè non bisogna uccidere la condannata al primo colpo, e quindi colpire con le piccole per far si che la sofferenza e la tortura duri a lungo.

Ma come dico sempre, non ci sono solo queste “bestie”, ci sono musulmani che sostengono che la lapidazione non sia affatto una pena islamica, ma che anzi il Corano la condanni apertamente.
E che applicano le leggi Coraniche, dando la giusta interpretazione del Dio = Amore.

Ma la lapidazione non è il solo atto di violazione dei diritti umani, pepetrato in particolare contro le donne. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) tra i 100 e i 140 milioni di ragazze e donne sono state sottoposte a mutilazioni genitali e l'età varia da paese a paese, a partire dai neonati, alle bambine, alle adolescenti e qualche volta alle donne adulte.

La cosa grave, ancora più grave che ci riguarda da vicino, è che molte donne italiane si stanno convertendo alla religione musulmana, magari perchè disgraziatamente si innamorano di una “bestia islamica” che inizialmente si mostra buono e gentile e poi si rivela l'essere abbietto del “fondamentalista” che tenta di imporre con la violenza le proprie assurde leggi pseudo-religiose.

E allora succede che si verificano questi fenomeni di donne segregate, picchiate, private dei propri figli. E di casi ne abbiamo visti sulle cronache dei giornali.

Oggi abbiamo in Italia il peggio dei Paesi islamici. Gentaglia che pensa di poter fare quello che vogliono, anche essere poligami, e sposano le italiane per interesse, per ottenere in poco tempo la cittadinanza. Non hanno l’obbligo di imparare la lingua, la Costituzione, la parità di diritti fra i due sessi. Anche le unioni nate per amore, con la convivenza e l’arrivo del primo figlio, entrano in conflitto. Se lei cerca di mantenere la sua cultura e la sua identità, se vuole discutere la scelta della religione, della scuola, del Paese in cui far crescere i figli. In casa loro, in Italia, le donne non sono protette, e talvolta uccise, come avviene per le figlie che scelgono la civiltà occidentale.

Tornando alle donne musulmane che arrivano in Italia, va detto che esse diventano schiave, sepolte vive nelle loro case, e spesso soggiogate dall'ignoranza in cui sono tenute.

Suad Sbai, presidente dell'ACMID, Associazione delle domme Marocchine, ha chiesto l'intervento dei Ministri dell'Interno, della Giustizia e delle Pari Opportunità, di intervenire su questa situazione che non si vede pepetrata nel nostro paese da estremisti religiosi secondo i quali le donne non hanno alcun diritto. Dichiara l'On. Sbai (PDL) che: “Ci sono donne che subiscono in casa, ogni tipo di violenza come segregazioni, umiliate se non addirittura sgozzate. Donne obbligate alla poligamia, anche se la legge italiana lo vieta. Le donne musulmane oggi vivono nel terrore, sì nel terrore! I documenti vengono loro sottratti dai mariti o padri all'arrivo in Italia, o peggio ancora non viene richiesto per loro il rinnovo del permesso di soggiorno, per ridurle alla clandestinità ed impedire qualsiasi denuncia da parte loro per maltrattamenti o violenze subite. Ed inoltre quante donne minori musulmane devono ancora subire la malvagità del rimpatrio forzato appena raggiunta l'età del matrimonio (14-15 anni) marocchine, pakistane ecc.. Esse sono obbligate dai genitori, contro la loro volontà, al ritorno nel Paese d'origine e divengono vittime di matrimoni combinati. La motivazione è sempre quella di impedire che diventino occidentali. Italiane non solo sui documenti ma soprattutto nella cultura e nella condivisione dei nostri valori”.

Secondo gli “integralsisti islamici” le donne non musulmane, si devono convertire e diventare schiave della loro religione, cosi come essi la interpretano, e se non si convertono, allora vanno sequestrate e usate come si legge di seguito.

Poco tempo fa arrivò una lettera alla “Gazzetta di Reggio” che diceva:

«Obiettivo di ogni musulmano è di impedire qualsiasi fatto osceno, in casa sua, nelle strade e nel suo paese…Il punto della questione, è quello di prendere le donne svestite e senza velo come schiave nelle case dei musulmani, di notte portate a letto e di giorno messe a servire le nostre donne, come promesse del Messaggero di Allah».

” Non ammazzate le donne apostate ma richiamatele all’Islam, se rifiutano allora prendetele come schiave per i musulmani, ma non uccidetele». «Come si vede – prosegue – noi ordiniamo alle donne di seguire gli ordini Divini e la Sunna del Messaggero, di usare l’abbigliamento islamico. Ma se continuano nei loro misfatti osceni, esse apostate contro l’Islam, Corano e contro la Sunna è un dovere per ogni musulmano di sequestrarle e impedire loro di far male ai musulmani nelle strade».«Come lo vediamo ora la profezia del Profeta è stata realizzata, l’unica cosa rimasta è quella di rialzarsi come il vento per sequestrare le apostate, e usarle come schiave per i musulmani».«O genti dell’Islam – conclude il messaggio – saremo martiri in nome di Allah, dobbiamo sradicare la falsità dal nostro paese e lodare il giusto in quanto comandato da dio altissimo».

Quindi la donna per questa gente è il diavolo, è la tentazione del peccato e allora deve diventare un “bene privato”, da usare e coprire come si vuole, Abiti lunghi fino ai piedi e con veli per la faccia (burka) o foulard per la testa. Nessuna deve guardarla e si deve sentire sottomessa al padrone-uomo.

Una vita completamente negata, solo usata.

Traete voi le conclusioni. A mio parere, se Terry Jones vuole bruciare il Corano l'11 settembre come gesto simbolico, secondo me fa bene, anche se il Corano non c'entra molto, perchè è l'interpretazion delle “bestie sopra citate” che è sbagliata. Solo che su falò io ci butterei queste “bestie dell'integralismo islamico”. Oppure ripuliamo il mondo da questa spazzatura, è nostro doveredi persone civili.

Gennaro Ruggiero www.gennaroruggiero.com

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