Poi attacca Fini
In Russia, lontano dalle cose italiane, il Cavaliere torna a cavalcare i suoi vecchi cavalli di battaglia: l’irrisolta questione delle tasse, i meriti acquisiti in politica internazionale e, soprattutto, la sua avversione alla magistratura italiana. Lo Stato deve chiedere ai propri cittadini “non più di un terzo del proprio reddito”: se le tasse sono più alte “il cittadino vive le tasse come un furto o una rapina”, ha spiegato il premier intervenendo al World Political Forum a Yaroslavl in Russia. “Io da cittadino liberale – ragiona – ho sempre pensato che un cittadino sente le tasse come giuste per ciò che lo Stato svolge in favore del cittadino”.E per Berlusconi “è giusto un terzo” del reddito di un cittadino: “Se lo Stato ti chiede di più è eccessivo, se è più del 50% come succede in alcuni Paese il cittadino lo sente come un furto o una rapina”. Dunque, è la conclusione, “importante per uno Stato democratico è che la richiesta del fisco sia equa, un terzo di quello che guadagna un cittadino”. Silvio Berlusconi liquida sprezzantemente lo sconto interno alla maggioranza: “Sono piccole questioni di professionisti della politica che vogliono la loro piccola aziendina politica per poter contare ma che non toccano la governabilità”, ha commentato ripensando alla vicenda che l’ha visto protagonista in un infinito gioco al rimpiattino con il presidente della Camera e leader di Futuro e Libertà, Gianfranco Fini. Ovvero la lingua batte dove il dente duole.Per quanto riguarda il governo prossimo futuro dell’Italia, il presidente del Consiglio si dice quindi convinto che “andremo avanti tranquilli”. La parentesi di politica italiana, spiega il premier, è dovuta al fatto che al convegno internazionale “molti miei amici mi hanno chiesto preoccupati “ma cosa sta succedendo in Italia”. Ecco, ora chiudo questa parentesi e spero di aver chiuso anche le preoccupazioni dei miei amici”. D'altronde, aggiunge, “con il cambio della legge elettorale è stata raggiunta la governabilità: abbiamo avuto 5 anni di governo, e ora andiamo avanti per altri 5 anni”.Inoltre, Berlusconi fa sapere ai russi che in alcuni Paesi, “ soprattutto” nel mio, c'è una “oppressione giudiziaria”, perché in Italia “la magistratura ha un potere che non ha limiti”. Il premier avrebbe anche individuato la sua soluzione: “La magistratura non deve essere un potere dello Stato ma un ordine dello Stato”, ha spiegato. Il premier insiste: “La magistratura è intervenuta pesantemente nella vita democratica” e quando nel '94 scese in campo “la magistratura di sinistra non accettò questa intrusione, e con una falsa accusa, risolta anni dopo con l'assoluzione piena, io fui rispedito a casa per dare modo alla sinistra di issarsi al potere e attraverso elezioni influenzate da quelle false accuse di restare al Governo”.Dopo le esternazioni sulla politica internazionale Berlusconi ha elogiato i rapporti instaurati fra Italia e Russia, unite da “stima e amicizia. Ma anche gli scambi economici ci uniscono: siete il primo fornitore di gas, importanti anche per il petrolio. Sono rapporti che ci hanno consentito di essere vicini in molte situazioni internazionali, come quando venne offerto a Ucraina e Georgia di entrare nella Nato e voi vi siete opposti, comprensibilmente. Viaggiamo bene insieme, siamo due paesi che ragionano nella stessa prospettiva”.Il contributo di Silvio Berlusconi alle intese tra Usa e Russia nel segno della distensione internazionale compare già nelle prime parole pronunciate davanti al leader del Cremlino Dimitri Medvedev. “Io sono figlio della guerra fredda” ha detto il presidente del consiglio al “caro Dmitri”. “Ho sempre guardato al superamento di questa situazione con grande speranza. Gin dal G7 di Napoli con il presidente Boris Eltsin, poi nel 2002 quando vennero firmati gli accordi per il Consiglio 19Ý, tra la Nato e la Russia”.E proprio richiamandosi al Vertice di Pratica di Mare nel maggio 2002, che ha posto le basi di questa cooperazione con la creazione del Consiglio Nato – Russia, Berlusconi ricorda: “Ho steso personalmente quell'accordo. E da quel momento sentimmo che la Federazione Russa era tornata a far parte dell'Occidente. Ho sempre lavorato in questa direzione nei momenti complicati tra l'amministrazione Bush e la vostra”. Berlusconi fautore di pace: “ Caro Dmitri” – dice a Medvedev – ti ricordi? Quando ti ho fatto fare la fotografia con Obama e vi ho detto: dovete andare d'accordo. Per quel che mi riguarda il mio governo ha svolto un ruolo utile”.Berlusconi in Russia ha anche fatto sapere che sta “finanziando un'istituzione italiana guidata da un prete di 90 anni” che si prefigge di alungare la vita “a 120 anni”. Secondo il capo di governo italiano si tratta di “aggiungere anni alla vita e qualita' agli anni”. E rispetto a due secoli fa si tratta quasi di quintuplicare l'aspettativa di un essere umano.