"Sarò il presidente della Camera per tutta la legislatura"

Fini: ''Nessuno salirà al Colle per le mie dimissioni”

Lo dice il presidente della Camera Gianfranco Fini rispondendo alla prima domanda rivoltagli da Enrico Mentana, che lo intervista su La7. In realtà, la notizia arriva in uno scambio di battute tra i due. “Do la parola – dice Mentana a quello che oggi è il presidente della Camera”. “E per tutta la legislatura”, replica Fini. “Almeno – insiste Mentana – fino alla Fine del telegiornale”. “No, per tutta la legislatura”. “E quanto durerà?” chiede allora Mentana. “Questo – conclude Fini – nessuno lo sa. Io mi auguro per ancora tre anni”.”Non ho mai pensato a dimettermi e non lo farò a meno che non mi si dimostri di essere venuto meno al mio dovere, cioè rappresentare la Camera e garantire il buon funzionamento dei lavori parlamentari”, ha continuato Fini, che durante l'intervista ha letto a voce alta l'articolo del regolamento di Montecitorio che prevede gli obblighi del presidente della Camera. Detto questo, ha aggiunto Fini, al presidente della Camera. “Non è vietato fare politica”, perchè “io non rappresento la maggioranza. Se uno poi mi dice 'sei stato eletto con i miei voti' gli replico: 'non sei padrone delle istituzioni'”. Chiaro il messaggio ai colonnelli e agli esponenti del Pdl che lo hanno criticato in questi giorni. “Chi ragiona in questo modo – ha spiegato – ha una concezione proprietaria delle istituzioni”.Bossi è un simpaticone. Ha detto che bisogna provvedere al trasloco di Fini, come se la Camera fosse una depandance del governo. Per fortuna, aggiunge il presidente della Camera, che in Italia c'è la “separazione dei poteri”. “Io – dice ancora – mi sento libero e in pace con la mia coscienza ma mi sento ancora nel centrodestra”. Sollecitato ancora da Mentana, Fini sottolinea poi che “Fli sosterrà il programma che Berlusconi presenterà, anche se chiederà di contribuire a scrivere quei punti” perchè “mi pare che con la nostra azione abbiamo contribuito a fare qualcosa. Ad esempio – cita – il ddl intercettazioni è uscito molto migliorato rispetto al testo del Senato”. E comunque, ricorda ancora, “non è possibile una mozione di sfiducia” al presidente della Camera: “io – dice – mi dimetterei soltanto se qualcuno mi dimostrasse che sono venuto meno ai miei doveri”.Fini si toglie qualche sassolino dalle scarpe e, sulla vicenda della famosa casa di Montecarlo, dice che “quando ci sarà l'esito delle inchieste della magistratura, questa satoria farà ridere ancora più di oggi”. Ma saranno risate amare, perché “chi in questi mesi ha malignato e insinuato ne risponderà in tribunale”. Fini infatti dice di essere “indignato con chi da un mese ha sottoposto la mia famiglia a un'autentica lapidazione”. Questo però non ha leso i rapporti a casa Fini, anzi, assicura il presidente della Camera, “ci ha uniti ancora di più”. Poi, nel merito, sottolinea di “non essere mai andato nella casa di Montecarlo. Chi dice che mi ha visto lo provi”. E a proposito del fratello della moglie, il presidente della Camera spiega che “Tulliani l'ha affittata. Ma questo – si chiede – vi pare un problema della politica italiana? Su questa storia – insiste – sta verificando la magistratura. Basta un po' di pazienza. Comunque – taglia corto Fini – è doveroso il rispetto alla magistratura. Poi faremo i conti”.http://notizie.tiscali.it/articoli/politica/10/09/07/fini-mentana-la7-12345.html

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