Nuovo Ulivo per fisco, lavoro e giustizia

Chat con Bersani a RepubblicaTV

Legge elettorale, voto anticipato, processo breve, crisi tra Fiat e lavoratori, fine del berlusconismo. È un Pier Luigi Bersani a 360 gradi quello che si presenta ai microfoni di Repubblica Tv, per rispondere alle domande degli ascoltatori. Spiega come gli piacerebbe fare una chiacchierata con l'ad di Fiat Sergio Marchionne per spiegargli che le nuove relazioni industriali le vorrebbero tutti, ma servono leggi apposite e certo non serve dividere. Invita Bossi a dire in quale villa di Berlusconi lui sarebbe andato a offrire al premier i voti del Pd, e si aspetterebbe coerenza sul processo breve dai finiani. Racconta agli spettatori che ci sono troppi “demo-depressi” che alternano euforia ed abbattimenti che non dovrebbero perdere troppo tempo a guardarsi le scarpe, e che le proposte politiche diverse da quelle della segreteria fossero fatte nell'interesse della ditta e non solo per distruggere. Più di tutto, rispondendo alle domande ribadisce che il nuovo Ulivo è il contrario di un'ammucchiata. E che sarà molto diverso da quel che fu l'Unione.
Legge elettorale. Si parte dalla legge con cui si andrà a votare alle prossime elezioni. Una legge da cambiare, come il Partito Democratico ripete da mesi. “Come?” chiedono gli spettatoti di Repubblica tv. Per il segretario del Partito Democratico, un sistema “sostanzialmente” bipolare ma “flessibile” può venire fuori “da una correzione del modello tedesco o da una correzione del Mattarellum”. Per poi concretamente aboilire la legge attuale e approvarne una nuova serve un’importante convergenza di forze politiche. Il Segretario Pd spiega: “Punto primo: vediamo in quanti siamo d'accordo a dire che questa legge è un abominio. Questa legge che consente a una persona sola di nominarsi tutti i suoi parlamentari, è origine di una distorsione micidiale, per cui il Parlamento risponde al Governo e non viceversa”.

“La preoccupazione che emerge da tutte le posizioni – dice ancora il leader democratico – è con la legge elettorale indeboliamo la prospettiva bipolare oppure la rafforziamo? Io ho una posizione e da lì non mi muovo, che non è affatto pragmatica: ritengo che questo ottimismo secondo cui le regole elettorali possano modificare i dati di fondo della politica è l'idea che con due regole si possano drizzare le gambe ai cani. Da quando è caduto il Muro si è determinato in Italia un assetto sostanzialmente bipolare”.
Il problema, spiega, “è se uno scrive il suo nome sulla scheda e con il 35 % può fare tutto fino al presidente della Repubblica.Oppure il sistema va reso flessibile? Non credo possa determinarsi un 'balenone' al centro del sistema politico. Puoi far la legge che vuoi”, precisa Bersani parlando della costituzione del terzo polo, ma “è un elemento di flessibilità del sistema, che però non potrà esimersi da dire con chi sto”.
Insomma, “ci metteremo a discutere, ma con un po' di souplesse: ho sentito che un certo meccanismo non consentirebbe il Pd o l'Ulivo. Ma vogliamo scherzare? Il Pd è il partito del secolo. Il problema semmai è che c'è ancora Berlusconi”.

Processo breve. Sul processo breve Pier Luigi Bersani si aspetta “coerenza dall'area finiana del centrodestra”. “ Da anni Berlusconi parla di giustizia, eppure non ha mai varato una riforma vera. Chiunque ha capito che si cancella un numero enorme di processi per cancellarne uno solo, o un paio”.
Quindi se tra i cinque punti, (che ai primi quattro, a giudizio del segretario del Pd, riportano mere dichiarazioni di principio, tipo “viva la mamma, viva il papà”) ci sarà anche il processo breve, il Governo “avrà la nostra opposizione strenua. E io mi aspetto che chi ha sollevato problemi attorno a un nodo così cruciale abbia un atteggiamento coerente in Parlamento”.

Fiat. Pier Luigi Bersani apre alle nuove relazioni fra le parti sociali invocate dall'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne, ma ironizza sulla linea dura della Fiat nella vicenda degli operai licenziati a Melfi: “Non è che noi pensiamo – dice il segretario democratico a Repubblica tv – che le marche tedesche di auto vendono molto perché non hanno i tre operai di Melfi?”. Bersani invoca “l'innovazione” e accusa il Governo di essere assente a causa del lungo interim al ministero dello Sviluppo economico: “Conosco Marchionne, ho collaborato con lui, mi piacerebbe molto essere ministro in questo momento. Gli direi: siamo tutti d'accordo che ci vogliono nuove relazioni sociali ma non ci si arriva dividendo l'Italia tra chi sta nell'oggi e nell'800. Nessuno sta nell'800. Non conosco un operaio che non sappia che se ti arriva una commessa la devi portare a termine”. Insomma, a giudizio del leader del Pd “ci sono tante cose da discutere. Ma è talmente nuova la situazione che le risposte anche dagli innovatori sono al di sotto della soglia necessaria”.E su queste questioni, ammonisce Bersani, “non si può prescindere da tema partecipazione democratica dei lavoratori. Per rendere esigibile una qualsiasi deroga, deve esserci un pronunciamento della maggioranza. Dopo di che c'è anche un problema normativo. Mi piacciono i sindacati, le sigle, i tavoli, ma la contrattazione non è più in grado di garantire la sussistenza. Ci sono lavoratori di aziende di servizi che non riescono a mangiare con il salario che hanno!”.

Lega ladrona. Pier Luigi Bersani lancia un avvertimento a Umberto Bossi, rispondendo alle sue provocazioni, secondo cui il segretario del Pd avrebbe offerto i suoi voti in Parlamento per non far cadere il Governo, per evitare le elezioni anticipate. Bossi “non si aspetti da noi che non alziamo il tono se continua così, perché sono cose inaccettabili. Bossi ne ha sparate di grosse nella sua vita, ma questa… Se riesce lui a fare l'elenco di tute le ville e di tutti i guardiani delle ville di Berlusconi che sono tanti, chieda se sono mai andato a bussare”.
A Bossi, dice il leader del Pd, “voglio scrivere una letterina, io sono uno che non ha mai preso in modo spocchioso la Lega. Ora Bossi è quello di chi sta attaccato al vecchio zio per prendere l'eredità, ma la sua linea è a costo del tradimento radicale delle ragioni fondative e costitutive della Lega. Non abbiamo mai avuto peggior situazione per i comuni. E leggi che favoriscono la corruzione. Bossi dice 'Roma ladrona'. No, sei tu che stai coi quattro ladroni di Roma”.

Ricambio generazionale. Interpellato sulla lettera di Walter Veltroni sul Corriere della sera , Bersani parla di “spirito di lealtà”. Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani offre questo riconoscimento al suo predecessore e lo ringrazia di “lavorare per la ditta”.
Al sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che in un’intervista rilasciata ieri a Repubblica ha chiesto la rimozione di tutti i dirigenti PD, il Segretario ricorda: “Per costruire non basta distruggere, la distruzione creativa non ha mai portato dal nessuna parte”.
“ Io ho fatto una segreteria di quarantenni”, rivendica Bersani, che sottolinea come il rinnovamento è stato portato avanti anche a livello locale. “Sono sicuro che in giro c'è anche Maradona e quando arriva Maradona lo si vede, non dipende da Bersani fargli spazio. Ma la selezione della classe dirigente sarà su questa base: non chi è d'accordo o meno con Bersani ma chi ha lealtà nei confronti della ditta e del collettivo. Finche ci sarò io questo sarà il criterio”.

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