Monello in viaggio ad agosto… Viterbo Roma

Il 1 giugno lessi: “Inno alla vita”, questo il titolo dell’evento organizzato dal Ferrari Club di Viterbo che ha avuto i riflettori puntati Sabato scorso tra Viale Marconi e P.za del Sacrario dalle 15.00 in poi! Sul “set” un insieme di molteplici argomentazioni e attività che in un’unica giornata hanno acceso le luci su una realtà locale forse precedentemente poco conosciuta: la Casa di Accoglienza “Madre Teresa di Calcutta” che dal 2001 svolge la lodevole iniziativa di sostegno a mamme e bambini in difficoltà provvedendo al loro sostentamento, alla loro vita, sotto tutti i punti di vista.”http://2.bp.blogspot.com/_kujElUIkev4/SjuqcvBWlkI/AAAAAAAACy4/EEPqeVkewos/S226/minore_carcere.jpg
Poi il “set” si è ristretto alla vigilia di ferragosto con un altra notizia: “Violenze e minacce, 17enne allontanato dalla casa famiglia. Da due giorni è detenuto nel carcere minorile di Roma il ragazzo di 17 anni accusato di aver creato un clima di tensione e paura in una casa di accoglienza di Viterbo. Il ragazzo, con precedenti per furto, era stato affidato dalla magistratura agli educatori della casa famiglia. Ma, specie nelle ultime settimane, era diventato indomabile, persino per il personale della struttura. I suoi scontri, fisici e verbali, con i piccoli ospiti della casa famiglia erano sempre più frequenti. Non solo. Secondo le indagini della squadra mobile di Fabio Zampaglione, il ragazzo avrebbe minacciato di morte più volte anche gli educatori. Una situazione divenuta insostenibile per tutti. Al punto che il Tribunale dei minori ha deciso, due giorni fa, di allontanare il ragazzo dalla casa famiglia, per trasferirlo al carcere minorile romano di Casal del Marmo.”
Ma cos’è allora , mi sono detta, il carcere minorile? “Il carcere minorile, anche detto casa di correzione o riformatorio per corrigendi, è una casa di reclusione tipicamente destinata alla restrizione di individui minorenni. L’istituto della reclusione separata dei minori non è recente. Per quanto riguarda gli stati successivamente confluiti nell’Italia ha notizia nel Rinascimento dell’istituzione di reclusori specializzati a partire dalla metà del XVII sec. ad esempio con la fiorentina Casa dei Monellini, il cui nome fu poi mutato in Casa di correzione per i ribelli all’autorità paterna. A Roma sorse nel 1703 il San Michele, fortemente voluto da papa Clemente XI che prescriveva fosse mirato a «correggere attraverso l’insegnamento, la pratica della religione e l’apprendimento di qualche arte meccanica». Il San Michele sarebbe poi stato avvicendato dalla nuova struttura di Casal del Marmo nel 1964. Attualmente, in Italia, possono essere detenuti presso carceri minorili esclusivamente giovani di età compresa tra i 14 ed i 18 anni, sottoposti al medesimo ordinamento penale e penitenziario dei maggiori ma con pene ridotte (oggetto di ultima revisione nel 1975). Se la condanna si protrae oltre il compimento del diciottesimo anno di età, il detenuto rimane presso il penitenziario minorile sino al ventunesimo anno, dopodiché viene trasferito d’ufficio presso una casa circondariale (se rimangono meno di tre anni di pena da scontare) o penitenziario ordinario. Se la pena diviene esecutiva, in séguito a emissione di sentenza di condanna passata in giudicato, dopo che il minore ha compiuto i 18 anni, egli viene traslato presso il carcere minorile se di età inferiore agli anni 21, altrimenti direttamente presso un carcere ordinario. Possono essere rinchiusi in un carcere minorile anche i minori degli anni 14, non imputabili ai sensi della legge penale, nel caso in cui vengano ritenuti socialmente pericolosi dopo aver commesso un crimine di particolare gravità. I carcerati provengono sempre da un centro di prima accoglienza, in cui la reclusione ha forme meno severe.”
Di finestra in finestra sono andata a cercare una Giusta Informazione…e ho appreso anche ciò che ha lasciato scritto Gabriella Pasquali Carlizzi che ha reso possibile Garcon, un giornale per quelli dentro a Casal del Marmo: “Alle nuove generazioni vittime della solitudine interiore in cui sono abbandonate da una società che nell’era del consumismo ha dimenticato il prezioso ruolo dell’educazione ai valori morali, laici e religiosi che sono alla base dell’onestà e del rispetto verso se stessi e verso il prossimo” Queste parole di Gabriella (tratte dalla dedica del suo romanzo ”Meredith Kercher – Un delitto imperfetto”) ci paiono il miglior commiato ad amici, lettori ed estimatori: infatti Gabriella Pasquali Carlizzi, dopo lunga malattia, è venuta a mancare questa mattina alle 7.45, nella sua casa di Via Cassia in Roma.” Era l’11 agosto 2010. Due giorni dopo sul Blog di Paolo Franceschetti leggo chi era Gabriella Carlizzi, chi scrive sostiene di averla conosciuta bene e chi scrive si era anche visto chiudere il Forum dei Poteri occulti, dove si parlava di Massoneria. Lei aveva risposto.
Allora rivado con la mente a quando ero bambina e andavo a comprarmi, ne sono sicura…il giovedì, il Monello: quello era il mio giornalino se ero stata brava durante la settimana: lire trenta.Oggi leggo tante cose , io ragazzina del ’50, sul Monello, io che ho il pc: “I fratelli Del Duca, che nel frattempo avevano fondato la Casa Editrice Universo, provarono a riproporre il Monello nel dopoguerra. La nuova serie partì nel 1953 in formato libretto, aveva cadenza settimanale e presentò una produzione prevalentemente italiana d’elevata qualità… Fiordistella reginetta del cielo..Nel corso dei ’60 il Monello assorbì varie testate della casa e i personaggi in essi contenuti…cambiò per un po’ la testata in “Il Monello Jet”…”
Era dunque il fratello minore dell’Intrepido…e di ricordo in ricordo, ecco mio padre a 20 anni nell’Istituto dei Corrigendi in un paese della Toscana, che mi suggeriva di farmi amico sempre il più cattivo, perchè lui così era sopravvissuto come maestro, appena più grande a quei ragazzi con la mantellina e le gambe scoperte, già lunghe magre e pelose…ma finì poi per andare a fare l’impiegato, dopo la guerra. Che mi riprometto scrivendo? Poco…vorrei fare arrivare un messaggio da una donna lontana che canta Mama, è Khadja Nin: ” Nina a 16 anni lasciò il Burundi per trasferirsi in Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo), dove si sposò ed ebbe un figlio. Per qualche tempo si dedicò al settore turistico insieme al marito, per poi trasferirsi con la famiglia nel Belgio, nel 1980. La morte improvvisa del marito la costrinse ad accettare lavori di basso profilo per mantenere il figlio…” Perchè un’altra Mama canta:” Mamma andremo tutti all’inferno Mamma andremo tutti all’inferno E’ veramente abbastanza piacevole prevedere dall’odore.”
Buon Agosto e Buone Giornate a tutte e tutti i Minori, i Ristretti di basso profilo, nessuno escluso. A quelli che viaggiano, non solo verso il Paradiso. Vi abbraccio.

Doriana Goracci

Mamma noi tutti andiamo all’inferno.
Mamma noi tutti andiamo all’inferno.
Sto scrivendo questa lettera e spero tu stia bene
Mamma noi tutti andiamo all’inferno
Mamma moriremo tutti
Mamma moriremo tutti
Smettila di farmi domande, odio vederti piangere
Mamma moriremo tutti
E quando andiamo non incolparci, si
Noi lasciamo il fuoco appena ci infiammiamo, si
Tu ci facevi così famosi
Non ti lasceremo mai andare
E quando te ne vai non tornare da me mio amore
Mamma siamo tutti pieni di bugie
Mamma noi siamo indicati per i voli
E giusto ora loro stanno facendo una bara per la tua misura
Mamma siamo tutti pieni di bugie
Bene mamma, cosa ha fatto la guerra alle mie gambe e alla mia lingua (?),
Tu avresti sollevato una bambina
Io sarei stato un figlio migliore
Se tu fossi stata capace di replicare l’infezione loro una volta avrebbero potuto amputarla (la gamba)
Tu saresti stata
Io sarei stato un figlio migliore
E quando andiamo non incolparci, si
Noi lasciamo il fuoco appena ci infiammiamo, si
Tu ci facevi così famosi
Non ti lasceremo mai andare
Lei diceva:”la pagherai, oh figlio mio
per cosa hai fatto qui
troverai un posto per te
e quando te ne andrai ti ricorderai giusto le tue maniere
E quando te ne andrai non tornare da me amore mio
Giusto!
Mamma andremo tutti all’inferno
Mamma andremo tutti all’inferno
E’ veramente abbastanza piacevole prevedere dall’odore
Mamma andremo tutti all’inferno

Da my chemical romance – mama

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