Roma, 3 agosto 2010 – “La riforma del sistema del voto per gli italiani all’estero è una priorità ed un’esigenza evidenziata a più riprese nel corso di questa legislatura, ma non può certamente diventare materia di contrattazione o scambio tra gruppi in ragione di nuovi posizionamenti politici”. Lo dichiara Aldo Di Biagio, deputato del gruppo Futuro e Libertà. Per l’Italia in merito al recente avvicinamento dell’Api al PdL al fine di una ridiscussione sul voto all’estero.
“La materia è piuttosto delicata – evidenzia Di Biagio – e necessita di uno studio approfondito che parta dalle proposte di legge già depositate in questi mesi tra Camera e Senato ma che sia scevra da condizionamenti demagogici tipici di chi vede nelle circoscrizioni estere la causa di tutti i mali del Paese. Dobbiamo mettere al primo posto la salvaguardia inderogabile del diritto di voto per tutti i cittadini indipendentemente dalla loro residenza, rimodulando quelle particolari condizioni che ruotano intorno a queste dinamiche e che presentano evidenti e conclamate criticità”.
“In questi giorni – conclude – verrà depositata una proposta di legge a mia prima firma che interverrà sulla legge rettificando le disposizioni in materia di gestione delle schede elettorali, criteri di elettorato attivo e passivo, nonché di operazioni di voto. Abbiamo il dovere sacrosanto di tutelare la conquista democratica operata dalla legge Tremaglia, riconoscendo il dovuto rispetto a quanti rappresentano l’Italia oltre confine, e per questo non possiamo permetterci di cedere alla prima proposta buttata al vento da chi non capisce o non ha mai compreso chi sono realmente gli italiani nel mondo e chi li rappresenta”.