Ora che la manovra finanziaria 2010 è stata definitivamente approvata anche
dalla Camera dei Deputati è possibile fare alcune precise considerazioni. La
manovra è pesantissima per tutto il comparto sicurezza e difesa ma
soprattutto mette le mani nelle tasche dei poliziotti. Prevede il
congelamento dei rinnovi contrattuali nel triennio 2011-2013, lo scippo
delle risorse stanziate per il riordino delle carriere, il prolungamento del
blocco del turn over, l'introduzione di misure penalizzanti in materia
pensionistica ed il blocco forzoso sul trattamento economico derivante dalle
competenze accessorie. Per la prima volta nella storia della Repubblica un
governo “c.d. amico” introduce misure gravemente discriminatorie ma
soprattutto “punitive” per tutti i poliziotti colpendo senza pietà le già
misere retribuzioni. Di fronte a questa difficilissima situazione, con un
governo e una maggioranza obiettivamente prevenute nei confronti delle
categorie preposte alla difesa della legalità (forze di polizia e
magistratura) sarebbe stato auspicabile una forte azione rivendicativa di
tutte le forze sindacali e delle rappresentanze, specialmente di quelle che
hanno maggiore consistenza associativa e quindi maggiore disponibilità di
risorse economiche. Purtroppo non è stato così ed oggi dobbiamo leccarci le
ferite. Noi della Consap abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre
possibilità : abbiamo denunciato per primi ed inascoltati la pesantezza
della manovra all'uscita da Palazzo Chigi il 25 maggio 2010 rivendicando il
diritto di sciopero, abbiamo manifestato davanti Palazzo Vidoni per chiedere
la firma del contratto 2008-2009, abbiamo manifestato a Varese, a casa del
ministro Maroni (per inciso non eravamo trenta ma molte centinaia come
“segnalato” dalla locale Questura) per chiedere sostegno e tutela a chi
rappresenta la nostra istituzione. Rispetto a ciò era logico aspettarsi
molto di più dalle restanti organizzazioni raccolte nel cartello (siulp,sap,
siap-anfp,silp cgil.ugl e coisp) che invece si sono limitate ad un
volantinaggio in tutta Italia, ad un presidio fuori al Parlamento e alla
deambulazione di decine di sagome di poliziotti pugnalati anziché di veri
poliziotti incazzati. Poca roba. La manifestazione nazionale unitaria a
Roma, sotto i Palazzi del potere, andava fatta subito. Una volta approvata
la manovra la rituale passeggiata di settembre/ottobre servirà solo a
drenare le disdette sindacali di qualche povero collega. L'approvazione
degli ordini del giorno, tanto strombazzati da qualche sindacalista
parruccone, speriamo che servano a mitigare gli effetti della manovra a
partire dal 2011, soprattutto in materia di incrementi stipendiali legati
agli avanzamenti di carriera e di assegni funzionali. Sempre che questo
governo e la strampalata maggioranza che lo sostiene vorranno tenere fede
agli impegni assunti (quelli elettorali sono stai TUTTI puntualmente
disattesi). Questa è la situazione reale e la Consap non intende
assolutamente fare disfattismo. Per questi motivi riteniamo che quei
“simpatici pensionati che stanno tutto il giorno al bar a criticare” possano
essere individuati in quei sindacalisti parrucconi, prossimi alla soglia
dell'età pensionabile, che prima hanno rifiutato di firmare il contratto
2008-2009 perché troppo misero ed ora, preso atto del fallimento delle loro
strategie sindacali, spacciano la prossima apertura delle trattative
contrattuali come una grande conquista.
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Segreteria Provinciale Consap Roma