RAPRESENTANTE PICCHI, SI GIUSTIFICHI CON IL SUO ELETTORATO ALL’ESTERO

Onorevole, carissimo Guglielmino, caro rappresentante dell’elettorato all’estero, ( e con tutti gli altri appellativi che non sto qui’ ad elencare) quando Lei manda un comunicato lo faccia all’insegna dell’informazione collettiva. Vede al sottoscritto le promesse da marinaro, interassano poco, il 7 giugno ( dopo la giornata passata insieme ) le ho mandato un intervista ( una delle piu’ semplici) e..sto ancora apettando) Io per leggere il suo “ultimo” comunicato, pubblicato sul “suo” giornale preferito, ho dovuto ringraziare, l’amico Della Noce ( AISE), altrimenti non l’avrei mai letto su politicamente corretto ( a Salvatore le aveva detto che non rilasciava piu’ comunicati) Le ricordo ancora una volt ache LEI e’ stato eletto principalmente con i voti di noi italiani residenti all’ estero e del suo rapporto “morboso” con suo Silvio, ci interessa poco o niente. Anzi ci faccia un favore lo pubbichi a suo nome anche su questo giornale. O meglio lo faccio io…

SULLA CRISI DEL PARTITO: IL CORRENTISMO DI FINI E DEI SUOI MINA IL PARTITO E IL GOVERNO

Il Pdl ha bisogno di grande unità. Il correntismo di Fini e dei suoi sostenitori, fra cui anche il collega Di Biagio, mina le fondamenta del partito e, fatto ancora più grave, del governo”. Lo ha dichiarato il deputato eletto all’estero, Guglielmo Picchi, in un intervento pubblicato oggi dal quotidiano online Italia chiama Italia. “È difficile capire quali saranno gli sviluppi di questa situazione – ha aggiunto il deputato eletto in Europa – certo è che il presidente Berlusconi dovrà dare una sferzata decisa all’organizzazione del partito per evitare che tutto crolli. Da parte mia ci sarà tutto l’impegno affinchè la grande idea che Berlusconi ha avuto nel 1993 possa continuare ad essere la scelta della maggioranza degli italiani e non di una piccola oligarchia di opportunisti che agiscono solo per interessi personali anziché pensare al bene del Paese”.
“Auspico che non si torni alle urne – ha detto il deputato – ma credo sia inevitabile per fare pulizia. Tutti siamo stati eletti per realizzare il programma di Governo e non di certo per paralizzarne l’azione. Chi è su certe posizioni se ne assuma la responsabilità, compresa quella di portare il Paese alle elezioni anticipate o, peggio ancora, a cambi di leadership non passati al vaglio degli elettori. Di Biagio è convinto che il partito di Fini avrà il 10%. Questo presuppone in primo luogo una scissione, poi la crisi di governo e di conseguenza le elezioni anticipate, a meno che Fini e i suoi, Di Biagio compreso, si prestino a giochi di palazzo che sovvertano la volontà popolare espressa nel 2008. La doppia posizione di Di Biagio – per Picchi – è grave, e di certo non tiene a cuore il centrodestra nel mondo e tanto meno gli elettori che lo hanno portato a Montecitorio”. (aise

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