Il garantismo politico viola l’articolo 27 della Costituzione

Continuo a ripetere che l’articolo 27 della Costituzione sia stato male interpretato dal legislatore. Se e’ vero, come e’ vero che la legge e’ uguale per tutti (art.3) ed e’ amministrata nel nome del popolo (art.101), cosa fanno i politici corrotti, indagati e sotto processo o passati in giudicato di primo e secondo grado ancora in parlamento? Colpevolezza fino a prova contraria, questa e’ la triste realta’ delle nostre carceri sovraffolate signori, se si applicasse la stessa formula che viene applicata per i nostri politici, ossia “innocenza fino a prova contraria, avremo in galera solo i criminali pericolosi e incalliti.Mentre il cittadino commune mortale la sua sentenza se la aspetta tra le sbarre, il politico ( senza fare sconti a nessuno) non solo gli viene pagato uno stipendio profumatamente, ma gli si garantisce anche di essere recidivo, come diicono i giornali, senza fare nessun nome.La giustizia proprio perche’ e’ amministrata nel nome de popolo non dovrebbe fare sconti a nessuono, “uguale per tutti”. Io capisco che per qualche nome eccellente ci sia l’impedimento istituzionale, ma le “persone” corrotte o ritenute tali, abbiano l’accortezza` e dignita’ di lasciare la politica, come si fa in un paese democratico

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