CONDOMINI. MUGNAI: PIU’ POTERI E RESPONSABILITA’ AGLI AMMINISTRATORI

di Elisabetta Ligori

Senatore Mugnai, in Commissione Giustizia state discutendo la riforma del diritto che riguarda i condomini. Quali sono i punti essenziali?
“La riforma sta per tagliare un traguardo importante anche dal punto di vista temporale, se si pensa che venne avviata nella XIV legislatura. Si arrivò, infatti, all'approvazione di quasi tutti gli articoli da parte del Senato, ma poi la fine della legislatura impedì che l'iter si completasse. Quella di oggi è un'ottimizzazione dell'impianto del 1942 che ha dimostrato di reggere più che dignitosamente il peso del tempo, ma che necessariamente doveva essere attualizzato, tenendo conto di quanto sia cambiata la società e con essa la materia condominiale. Penso alle multiproprietà, ai condomini complessi e ai mega-condomini. C'era, pertanto, l'esigenza di rendere più dinamica la vita del condominio e di occuparsi più attentamente della sicurezza dei fabbricati. Oltre alla necessità di studiare formule che rendessero più snella la gestione condominiale, soprattutto in strutture complesse prima inesistenti, e di responsabilizzare maggiormente il ruolo dell'amministratore”.

Proprio su quest'ultimo argomento ci sono novità nel disegno di legge…
“Certo. Noi non possiamo istituire un albo degli amministratori, perché ci sono dei limiti imposti dalla normativa europea. Abbiamo però cercato, attraverso l'istituzione di un elenco – registro, di fare una prima scrematura tra chi fa l'amministratore professionale ufficialmente e chi lo fa ufficiosamente. In questo modo si ottiene una maggiore tracciabilità che permetterà di dare agli amministratori più responsabilità nella gestione e nella rappresentanza del condominio e maggiori poteri nello svolgimento delle loro funzioni”.

Il provvedimento prevede che l'amministratore fornisca delle garanzie preventive e risponda in solido delle sue eventuali inadempienze?
“Sì. Stiamo cercando di trovare la formula migliore. Non potevamo rimanere indifferenti ad alcune osservazioni fatte soprattutto dalle associazioni degli amministratori. Sicuramente una buona soluzione sarebbe quella di una garanzia che copra anche ipotesi di carattere doloso. Penso soprattutto a dei fondi di garanzia che le associazioni potrebbero istituire anche in proprio per coprire quelle parti di responsabilità che per dolo o colpa grave non potrebbero mai essere coperte da una polizza assicurativa”.

Come sono stati i rapporti tra maggioranza e opposizione nel corso dei lavori sul provvedimento?
“I rapporti sono stati finora assolutamente positivi e virtuosi. E' un provvedimento scritto a più mani, con apporti e contributi positivi da parte di tutti. Stiamo dando i pareri sugli emendamenti che sono tutti volti ad ottimizzare l'intero impianto. In Italia ci sono 43 milioni circa di cittadini che vivono in condominio. Non è una cosa di poco conto, soprattutto se si pensa che una delle fonti di contenzioso maggiore sono proprio le liti condominiali. Ci sono addirittura ipotesi di stalking legati alla vita condominiale. D'altra parte questa disciplina ha la sua complessità in un aspetto fondamentale che non va mai dimenticato: si sommano proprietà individuali e parti comuni funzionali al godimento individuale. Quindi si innescano delle problematiche legate proprio a questa sorta di “condominio di diritti individuali e condominiali””.

Quando prevedete di arrivare alla conclusione dei lavori?
“In Commissione stiamo dando i pareri. La materia è talmente interessante che arrivano continuamente proposte che noi cerchiamo di recepire, attualizzando il testo. Io spero che i lavori possano concludersi prima della pausa estiva per poi portare il provvedimento in Aula il più rapidamente possibile. Se invece dovesse esserci la deliberante, chiuderemo in Commissione”.

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