“Stabilizzare i conti pubblici e’ la prima condizione per pensare alla crescita. Ma nella manovra c’e’ molto di più’, mi riferisco all’introduzione, all’articolo 49, della ’Legge Berlusconi’, per liberare l’impresa. Il provvedimento elimina tutti i permessi per l’avvio di attivita’ e li sostituisce con una semplice segnalazione certificata di inizio”.
Lo ha affermato il parlamentare del Pdl Raffaello Vignali, che e’ intervenuto sulla legge a favore della liberalizzazione delle imprese che porta il nome del nostro premier. “E’ l’attuazione della rivoluzione promessa dal Presidente Berlusconi all’Assemblea della Confartigianato il 9 giugno scorso: passare dal sospetto alla fiducia verso chi fa impresa. Il provvedimento introduce anche una delega al Governo per rivedere entro un anno il sistema degli oneri amministrativi che gravano sulle imprese per eliminarli dove superflui o ridurli sensibilmente per le pmi secondo il principio di proporzionalita’: si tratta di un’applicazione diretta dei principi dello Small Business Act dell’Unione Europea che realizza l’altra rivoluzione promessa da Berlusconi, ’quello che va bene alle piccole imprese va bene all’Italia’. I nostri imprenditori non chiedono sussidi, ma di poter fare impresa senza essere oppressi, come oggi, dalla burocrazia. Con la Legge Berlusconi aumentano i gradi di liberta’ ed entro l’autunno si potra’ completare il quadro con l’approvazione dello Statuto delle imprese”.