Italiani all’estero: chiedono perché Tremaglia?

Non vorrei ricredermi e dire di aver parlato in tutti questi anni ad una mandria di caproni. Gli italiani all’estero sono o no parte di questa repubblica? Allora è mai possibile che non si rendano conto che devono muoversi finalmente per preservare la propria italianità? Lasciamo stare chi non si sente più italiano perché egli ha il diritto di sentirsi ormai straniero ma, parimenti, ha anche il dovere di farsi da parte e di non impicciarsi più di queste cose. Mi hanno scritto in tanti dopo aver pubblicato “Italiani all’estero: Qui ci vuole Tremaglia” e tanti mi hanno chiesto perché proprio Tremaglia ci vuole adesso. La risposta semplice sarebbe un’altra domanda: chi allora? Vedete voi qualcuno della maggioranza (perché chi deve risolvere la questione deve appartenere per forza di cose alla maggioranza non certo all’opposizione) che in questo momento possa avere più autorevolezza di uno come Tremaglia in tema di italiani all’estero? I preparativi per affossare il voto sono ormai quasi alla conclusione, si tratta solo di tempi. Oggi è troppo presto per affrontare la questione e non conviene. Ecco perché si rinvia tutto da qui a due o tre anni. Parlano di rinvio per il rinnovo dei Comites, del CGIE è vero, ma solo per dare la notizia letale, non per ricominciare come vogliono far credere.
Per gli italiani all’estero questo Mirko è stato capace di prendere per le orecchie quello stesso Silvio Berlusconi che oggi vuole pensionare la legge sul voto e portarlo a modificare per ben due volte la Costituzione. Scusate assai se è poco. Ma d’altro canto se rottura politica ci deve essere come sembra, questo è anche il miglior momento, forse il più propizio per un’azione di forza in favore degli italiani all’estero e, credete a me, nessuno può farlo se non Tremaglia. Nessuno.
Non vorrei ricredermi che questa gente abbia veramente perso il senso della critica e dell’analisi che li induce ad assumere posizioni ingiustificabili e, per certi versi, imbelli. Che questa gente sia vicino a Tremaglia, non lasci che venga isolato, faccia sentire la propria presenza e lo invogli a sfilare la corona e a dire basta, il segno è ormai passato. Che gli stia vicino, Tremaglia potrebbe pensare di riprendere quelle orecchie ancora una volta dicendo in faccia al cavaliere quello che pensa veramente e che la maledizione sua e di Dio si abbatta su quanti vogliono mettere fine ai diritti degli italiani nel mondo.
Questo giornale si offre di pubblicare tutti gli scritti, le lettere, le istanze, le proposte che la gente italiana nel mondo vuole far pervenire all’ex Ministro Tremaglia.
Non voglio ricredermi dunque, ma questo mare di italiani all’estero di cui diverse centinaia insediati nelle più alte cariche istituzionali dei paesi che li hanno accolti, deve prender una posizione svegliandosi dal torpore suonando vuvuzelas di incoraggiamento e di sostegno per Tremaglia e lo convinca a redigere un documento ufficiale contro l’andazzo tuttora in auge atto solo a soffocare le attenzioni dovute agli italiani fuori confine.

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