Lombardi nel Mondo. Noi italiani ora tifiamo Olanda di Ettore Grancini

Mondiali di calcio in Sud Africa

A Cape Town eravamo in tanti a vedere l'Italia dal maxischermo :i biglietti
rimasti costavano 4,300 Rand, piu' di uno stipendio di un operaio, percio'
follia.Uscita l' Italia e il Sud Africa, noi italiani ci siamo orientati
orientati a tifare una squadra simpatica, soprattutto per la sua tifoseria”
ci dice il nostro corrispondente Ettore Grancini ,aggiungendo che “alcuni
olandesi sono arrivati in camper dall' Europa, camper arancione. E vederli
sfilare con questo colore, dai capelli alle scarpe, sempre allegri e un po'
caciaroni, ci ha convinto che erano i migliori, come tifoseria. E non
perche' vicino ai boeri, altrimenti li dovrei detestare : i boeri erano i
fautori dell' Apparheid, percio' non di certo nostri amici. E quando
l'Italia ha perso vergognosamente, ci hanno consolato, visto che la sera
avrebbero giocato loro proprio a Cape Town guadagnandosi la nostrala nostra
stima e simpatia, ecco perche' siamo pro Olanda”.

Cronaca della prima semifinale

Ed eccoci a chi dentro e chi fuori dalle finali, dall' Olimpo del calcio. E
per noi a Cape Town sara' anche l' ultima partita disputata in citta'.
Facciamo un passo indietro. L' Italia rimedia l' ennesima pessima figura,
sconfitta dalla Slovacchia, meritatamente. Noi eravamo a vedere l' incontro
in centro a Cape Town, Grand Parade, maxischermo e spazio per molte migliaia
di persone. Italiani veramente pochi, forse qualcuno aveva pensato di non
rimediare l' ennesima figuraccia in pubblico. In compenso veniamo circondati
da centinaia, se non migliaia, di persone vestite in arancione, molto
pittoresche, allegre e festose. Sono gli olandesi, scaricati a Cape Town da
3 charter, piu' altri aerie di linea, a cui si aggiungono quelli gia' in
citta' e i residenti. La loro allegria ci contagia, e anche a fine gara,
quando il tricolore viene ammainato e la rabbia per questi scansafatiche e
ricchi giocatori azzurri monta, veniamo consolati da loro, che tra qualche
ora giocheranno nello stadio di Green Point. Sara' per questa calorosa
consolazione, sara' perche' tra i tifosi troviamo gli olandesi i piu'
originali e festosi, sudafricani a parte, decidiamo di unirci alle loro
speranze e tiferemo per loro.Solo una ultima nota : qui la comunita'
italiana e' nuemrosa, e volevamo ringraziare per l' umiliazione, calcistica
ovviamente, rimediata, ma
soprattutto ricordare a questi signori azzurri, compreso il coach Lippi, che
anche l' immagine del nostro paese e' stato in parte scalfitta. Invece di
intascare soldi, in quantita' spropositata, e giocare a calcio, sono venuti
in
questo paese solo ed esclusivamente per una vacanza, per non giocare. Solo
un grido sale dalla nostra comunita', ed e' unanime : VERGOGNA.Veniamo ai
giorni attuali : malgrado il ragazzo di mia figlia sia un volontario
FIFA,accompagnatore della squadra uruguagia, e molti nostri connazionali
vivono in questo piccolo stato, si decide di tifare, ma molto in forma
anonima, Olanda, e ci si ritriva ancora una volta a Cape Town davanti ad un
maxischermo ( comprare un biglietto ci sembra una follia, quei pochi che si
trovano vengono venduti a partire da Rand 4,500.00, molto di piu' di una
paga mensile, a volte di 2 paghe, di un operaio sudafricano ). Solita
combricola di italiani, si arriva presto nel pomeriggio per vedere e vivere
questa festa. Ed eccoli, ancora loro, le migliaia di arancioni, con
cappelli, bandiere, vuvuzela, dello stesso colore anche quelle, enormi
occhialoni di plastica, donne vestite da belle olandesine, che a noi
italiani richiamano una pubblicita' di detersivo, quando ancora esisteva
Carosello. Ma
ecco anche gli altri, meno varipinti, ma con tante bandiere : gli uruguagi.
E ci stupiamo di quanti siano. Il pomeriggio si passa a zonzo per la citta',
a festeggiare un po' con tutti questo clima di fratellanza tra due
continenti, Europa e Sud America, ma ci sono anche gli Africani, e non solo
del Sud Africa, come deve essere ogni competizione sportiva, e come e' stato
fino adesso questo Campionato del Mondo di Calcio.Ma ormai quasi ci siamo,
percio' prima stiamo un po' a vedere i tifosi sul viale pedonale che porta
allo stadio, per goderci questo clima particolare e qualche altro indumento
buffo e varipinto, poi ancora al Grand Parade davanti
al maxischermo. E ancora una sospresa : siamo veramente in tanti, e si
capisce come a volte lo stadio, anche se da 68.000 posti, sia piccolo. La
maggiornaza tifa Olanda, ma qualche sudafricano ha deciso di stare con gli
uruguagi, forse perche' prima aveva gemellato con i brasiliani, percio'
dalla parte sudamericana.Non sto a raccontare le emozioni della partita, la
gioia prima arancione e le speranze poi biancoazzurre, ma tra alti e bassi
si arriva al fischio finale. Ed ecco che succede quello che non dovrebbe
succedere : sui maxischermi compaiono le immagini di tentativi di zuffa a
centrocampo, soprattutto da parte uruguagia. E questo non e' un bello
spettacolo, bisogna anche saper perdere. Per fortuna nella piazza si pensa
di piu' a festeggiare o a fare gli allenatori, discutendo di tattiche che
forse non sarebbero mai state applicate, ma si sa, il tifoso calcistico e'
anche coach.E che spettacolo all' uscita dei tifosi. Un mare, chiaramente
arancione, si allarga a macchia d' olio nella citta', non ancora appagata
della serata. Pub, bar, ma anche strade, diventano olandesi, con canti,
birre e felicita'. Ma
quello che vorrei sottolineare, senza violenza o provocazioni. Anche delle
facce dipinte di azzurrobianco si mescolano tra le altre, con la filosofia
del “peccato, meritavamo di piu', ma che ci possiamo fare”. Se tutto il
mondo calcistico potesse vedere queste istantanee di sport, forse gli stadi
sarebbero riempiti di piu', anche con famiglie e bimbi. Perche' questo e' lo
sport, competizione sana, ma anche fratellanza tra supporter diversi, in
fondo e' solo uno sport, di problem se ne hanno gia' di diversa origine.

Ettore Grancini

email egrancini@libero.it

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