Stalking, per la Cassazione sono sufficienti due soli episodi per misure di sicurezza

Nuovo giro di vite della Cassazione per combattere il fenomeno dello Stalking.
La Cassazione bacchetta i giudici di merito ad emettere subito provvedimenti di sicurezza come gli ordini di allontanamento o l'obbligo di dimora nei confronti del molestatore a tutela delle vittime di stalking.
Bastano due atti di molestia per far scattare la protezione della vittima, sottolineano i supremi giudici invitando i loro colleghi, che raccolgono le denunce delle donne in pericolo, a non sottovalutare i rischi degli «atti persecutori». in base al reato punito dall'art. 612 bis c.p.
In particolare la Quinta sezione penale della Suprema Corte con la sentenza 25527 – ha accolto il reclamo con il quale la Procura di Chieti aveva protestato contro la decisione del Tribunale della Libertà di non concedere misure di tutela a una moglie separata perseguitata dall'ex marito, con rischi anche per i figli minori con lei conviventi.
In prima istanza anche il gip di Chieti aveva detto 'no' alla 'protezione' della donna.
Un’importante sentenza secondo Giovanni D’AGATA, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, in un momento in cui si sta verificando un escalation di episodi di stalking spesso alla ribalta delle cronache giudiziarie con vessazioni messe in atto in particolare da mariti o ex conviventi quando si separano dalla compagna.

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