Nel mezzo del cammino della Repubblica Immaginata ad Arte…

La Giornata dedicata all’Aquila è cominciata presto per alcune migliaia di persone, partite dall’Abruzzo con 45 pullman e altri mezzi, altre a seguire come potevano, compresa la Rete, i Fatti che si sarebbero svolti a Roma il 7 luglio 2010, a partire da Piazza Venezia, quella del Balcone…

Certe Redazioni non sono state toccate “affatto dal Fatto” SOS Ricostruzione con protesta verso Montecitorio e il Senato. Si aspettava l’Incidente, non diplomatico. QUESTA E’ UNA DIRETTA: Sto quì a manifestare…

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Una scazzottata c’è stata in Parlamento, e fu tutto un fibrillo di agenzie e segreterie politiche. Qualche manganellata con un contuso alla testa c’è stato anche per strada, tra Piazza Venezia e via del Corso, a Roma.

Siccome c’ero anch’io, racconto, assemblando video ed esternazioni.Parto tanto per ricordare con Yes we camp: 8 settembre 2009.

E veniamo a questa Rivolta degli Abruzzesi a Roma tra cariche e manganellate…:”Piazza Colonna, Palazzo Chigi, Palazzo Grazioli: sono tutte zone off limits. Lì non si può assolutamente manifestare. Tant’è che per evitarlo le forze dell’ordine stamattina hanno caricato il corteo dei terremotati de L’Aquila. E’ avvenuto in via del Corso, quando i manifestanti hanno provato a forzare il blocco imposto dalle forze dell’ordine, per evitare di essere dirottati in piazza di Pietra.
Nonostante il blocco, però, alcuni manifestanti in un primo momento sono riusciti a raggiungere Piazza Colonna. E dopo una lunga trattativa è stato concesso al corteo di raggiungere Palazzo Chigi, dove sono stati intonati cori contro Berlusconi e il presidente dell’Abruzzo Chiodi. Le forze dell’ordine, dal canto loro, hanno giustificato le cariche sostenendo che il corteo non era stato autorizzato. Ad ogni modo una delegazioni di politici aquilani, tra cui anche Massimo Cialente, è stata ricevuta dal presidente del Senato, Renato Schifani. A termine del vertice il sindaco de L’Aquila ha detto: “Restituzione del 40 per cento delle tasse in 10 anni dal primo gennaio 2011. È l’ipotesi avanzata dall’opposizione che il governo sta valutando e potrebbe inserire con un emendamento dell’ultimo minuto”.L’ipotesi è stata avanzata da Cialente alla senatrice Pd Anna Finocchiaro. Questa ha chiamato l’esponente del Pdl Maurizio Gasparri che ha presentato la proposta al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Anche il ministro degli Esteri Frattini conferma l’ipotesi. Ma non si è esaurita qui la manifestazione del popolo delle carriole. Dopo esser stati a piazza Montecitorio i manifestanti hanno deciso di dirigersi verso il Senato. Ma prima passando per via del Plebiscito, dove c’è la residenza romana del premier: Palazzo Grazioli. Qui ci sono stati altri momenti di tensione con spinte tra forze dell’ordine e manifestanti che hanno cercato di forzare il blocco. E’ la prima volta che un corteo riesce a passare sotto la “casa” di Berlusconi. Poi hanno raggiunto piazza Navona, dove ci sono stati nuovi episodi di tensione tra le forze dell’ordine che bloccavano l’accesso a Palazzo Madama e i manifestanti che cercavano di passare. E pensare che dei tafferugli c’erano stati già a piazza Venezia: quando i manifestanti, dopo aver occupato simbolicamente la piazza, hanno cercato di raggiungere piazza Colonna per protestare sotto Palazzo Chigi, e quindi sono stati fermati dalle forze dell’ordine con due bindati che sbarrano l’entrata di via del Corso. Solo dopo un’ora circa i blindati si sono spostati permettendo così al corteo di proseguire cerso piazza Montecitorio. Ma ci sono anche tre feriti per gli scontri. Un ragazzo è stato colpito alla testa: la sua maglietta rossa è compeltamente insanguinata.Un altro manifestante è stato ferito alla testa dalle forze dell’ordine: indossa una maglietta gialla compeltamente insanguinata. Il terzo ferito, invece, è stato colpito da una manganellata nei tafferugli di piazza Venezia. “Guardate il sangue di un aquilano. La mia unica colpa è essere un terremotato”. Lo ha detto uno dei due giovani feriti alla testa in via del Corso. Il ragazzo racconta di aver ricevuto due manganellate ed è sanguinante alla testa. Ed anche il sindaco de l’Aquila, Massimo Cialente (nella foto), e il deputato del Pd Giovanni Lolli, sono stati spintonati. “Siamo gente tranquilla, non meritavamo di essere trattati così. Ho preso degli spintoni e delle pedate. Ho una caviglia dolorante. Sento dolore, ma non è nulla di grave”, ha detto il sindaco de L’Aquila Massimo Cialente.
E pensare che tra i manifestanti ci sono anche molti poliziotti de L’Aquila. Ma per molto tempo c’è stata tensione. Così i manifestanti hanno gridato: “Aprite e aprite…”. E invitano gli agenti delle forze dell’ordine a disobbedire agli ordini: “Vi hanno anche tagliato gli stipendi”, “Lasciateci manifestare”, “Siamo come voi”, “Con gli scudi e i manganelli contro gli sfollati: vergogna!”. Tutto ciò alla manifestazione ribattezzata ‘la marcia su Roma’, quella organizzata dai cittadini aquilani che stanno manifestando a Roma e hanno occupato gran parte di piazza Venezia. “Sto andando al ministero per fare una riunione su quanto accaduto”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, rispondendo a una domanda sugli scontri. Per ora, ha spiegato il ministro, “ho solo notizie frammentarie, al ministero mi farò raccontare come sono andati i fatti. Io verifico i fatti non le opinioni riportate da qualcuno”.
Maroni poi a anche detto di “essere favorevole alle manifestazioni quando si svolgono pacificamente, senza violenze e voglio capire perché questa non si è svolta in questo modo, voglio capire se ci sono responsabilità e da che parte”.
Tra i commenti del video, davanti a Palazzo Grazioli:” Tra due mesi state come noi…”

Questa è invece la cronaca su Indymedia: “Siamo alla vigilia delle votazioni al Senato ( il governo ha già richiesto la fiducia) con i Cobas in piazza li sotto a denunciare la macelleria sociale, i pesanti tagli alla scuola e sanità pubbliche, all’assistenza, alle pensioni e alla tutela ambientale.Stamani Roma sta vivendo una intensa giornata di lotta contro la manovra e le sue prevedibili conseguenze, caratterizzata dalla venuta di migliaia di Aquilani e Abruzzesi , dalla mobilitazione delle associazioni dei portatori di handicap, con migliaia di loro – molti i disabili in carrozzella – sotto il Parlamento. Dapprima gli Aquilani , giunti a Roma intorno alle ore 11 con 45 bus e molte macchine , a cui si sono aggiunti a p.za Venezia centinaia di Abruzzesi presenti a Roma per studio e lavoro e varie delegazioni di lavoratori tra cui quella dei Cobas.. A p.za Venezia , il solito sbarramento poliziesco a tutela del palazzo di Berlusconi in via del Plebiscito , nonché quello su via del Corso , su cui si sono concentrati le migliaia di Aquilani incazzati, presenti anche numerosi sindaci , tra cui quello de L’Aquila, oltre le associazioni “ Epicentro Solidale e 3.32 “. C’è voluta oltre mezz’ora ,di contrapposizione anche corpo a corpo con le forze dell’ordine, per rimuovere quel massiccio schieramento su via del Corso , poi la gente Abruzzese ha dilagato e travolto altri cordoni polizieschi , fino al limitare di L.go Chigi , dove il blocco d’ordine si è attestato sordo e feroce contro qualsiasi tentativo di procedere verso il Parlamento passando davanti L.go Chigi. Qui alle ore 12, mentre alcuni sindaci e parlamentari stavano trattando con la Digos, è partita a sorpresa una scarica di manganellatori della Guardia di Finanza che hanno colpito duramente chiunque avessero davanti, tra cui alcuni sindaci e altra gente, lasciando in terra feriti, sanguinanti e semisvenuti due giovani Aquilani , subito soccorsi dai compaesani. Alle 13 , la contrapposizione su via del Corso/ altezza di L.go Chigi era ancora persistente , mentre una piccola parte dei manifestanti raggiungeva Montecitorio , dove trovava la piazza occupata da centinaia di handicappati, le loro famiglie ed associazioni ; un handicappato de L’Aquila in carrozzella , al microfono delle associazioni, ha spiegato i motivi della venuta a Roma degli Aquilani – i mancati fondi per la ricostruzione e per la ripresa delle attività lavorative – e la necessaria dell’unità nella lotta contro la manovra “ lacrima e sangue”. A Montecitorio, le Associazioni – Amnic,Anfass, Aism,Aice, Fiadda,…- nonostante le assicurazioni del governo sul mantenimento :1) della miserevole indennità a partire dall’invalidità al 74% ( il governo intende portarla all’ 85%) ; 2) dell’accompagnamento a quanti non sono autosufficienti ( il governo vuole limitarla ai soli allettati) ; 3) dell’insufficiente sostegno ai familiari e alle associazioni(il governo vuole tagliarlo del tutto) : hanno mantenuto la mobilitazione ,pronti a dare battaglia finale ad un governo ignobile, sadico e antipopolare. Intorno alle ore 14, un nutrito gruppo di oltre 200 manifestanti è riuscito a portarsi sotto il palazzo di Berlusconi , pretendendo un faccia a faccia “ con il “faccendiere- benefattore dei terremotati Aquilani “. Il governo Berlusconi pensava che trascinando il voto sulla maledetta manovra da 24 miliardi di euro in piena estate , sotto i 36° gradi di stamani , potesse passarla liscia e gratuita ( vista l’imbelle opposizione parlamentare) invece si sta trovando di fronte il paese reale – dagli operai Fiat- Pomigliano ai precari della scuola, dagli Aquilani agli handicappati, dagli ambientalisti al 1 milione di firme per il referendum Acqua , dal NO Ponte/Tav/Nucleare al diritto alla casa – una opposizione sociale vivace, cosciente e variegata, per nulla intimorita dallo schieramento armato di un potere logoro,marcio e decadente”.
Per dirla tutta è sceso dal Parlamento due volte per la strada, Di Pietro, che scrive sul suo blog: “Sono al fianco degli aquilani che stamattina hanno protestato a Roma contro un Governo che li ha illusi e abbandonati. Gli scontri con le forze di Polizia sono vergognosi. Questa è una battaglia della disperazione. Una battaglia tra poveri che porta solo dolore. L’errore è aver bloccato i manifestanti e alzato il livello dello tensione. Anche i terremotati hanno il diritto di manifestare.E mentre in piazza alcuni manifestanti venivano feriti durante gli scontri, in Parlamento un deputato di Italia dei Valori (Franco Barbato) veniva colpito con un pugno da un esponente del Pdl (il partito dell’amore). Questo è il governo dell’odio e del manganello.Dobbiamo organizzare la resistenza, la strada per una rivolta sociale in Italia è alle porte rispetto a un governo sordo e cieco. E in questo contesto così difficile, si è inserito in modo del tutto fuori luogo il ministro Frattini che ha detto di aver sentito “qualche fischietto e niente più”. Le sue dichiarazioni sono gravi. Hanno la stessa valenza delle risate di quegli imprenditori che subito dopo il terremoto dell’Aquila erano già pronti a speculare. Il ministro rispetti la disperazione del popolo aquilano che fino ad oggi ha assistito ai soliti spot di governo, subendo l’umiliazione di promesse non mantenute. Sull’Abruzzo il governo continua a latitare, a proporre spot a reti unificate, senza far seguire dei provvedimenti concreti. L’Italia dei Valori continuerà a battersi in Parlamento e nelle piazze per sostenere le istanze degli abruzzesi.”
Quando a di Pietro gli ho detto anche io, lì in mezzo alla strada e alla spicciolata, cosa ci stavo facendo, aveva già mormorato quasi a sè stesso: sarà rivolta sociale.


Viene proposta in serata una Lettera alla stampa straniera su Facebook

“In nome della libertà di stampa e di espressione, nel rispetto dei cittadini scomparsi a causa del terremoto del 6 aprile 2009 e nel rispetto degli abruzzesi che da oltre un anno vivono in condizioni di grande disagio, vi invitiamo a consultare la documentazione relativa ai fatti avvenuti oggi 7 luglio 2010 a Roma. La manifestazione organizzata aveva l’unico scopo di comunicare all’opinione pubblica che a L’Aquila si vive male e la stessa L’Aquila non è un esempio di efficienza di cui andar fieri! Il terremoto e le numerose vittime sono stati strumentalizzate per un’infima propaganda politica, quando il popolo abruzzese subisce ancora enormi disagi. Il link a cui collegarsi è: http://movimentoantiberlusconianoitaliano.wordpress.com/2010/07/07/speciale-7-luglio-roma/ In Italia è in atto un golpe. Da stato di diritto siamo passati a uno stato di polizia. Mesi fa, noti costruttori ridevano perché non c’è un terremoto al giorno! e perché quella sofferenza e quello sconforto per loro rappresentavano lucro e denaro.Oggi a Roma hanno manganellato, in tenuta antisommossa, i cittadini dell’Aquila che manifestano pacificamente per la ricostruzione della loro regione. Donne e uomini sono stati picchiati dalla polizia di “corte”. Questo è terrorismo di Stato! Salvateci dal fascismo! CI VOGLIONO TOGLIERE LA LIBERTA’ DI INFORMAZIONE E LA LIBERTA’ DI MANIFESTARE! CI HANNO AFFAMATO, CI HANNO SPOGLIATO DI TUTTO, CI STANNO UCCIDENDO! CI “VIOLENTANO” MORALMENTE, PSICOLOGICAMENTE E FISICAMENTE. Il mondo non può permettere un precedente simile o il regime dilagherà! Non riusciamo a processarli, non riusciamo ad arrestarli! SIAMO GOVERNATI DA LOSCHI INDIVIDUI IMMORALI, INCOMPETENTI E CORROTTI CHE STANNO PORTANDO L’ITALIA ALLO SFACELO. Siamo stanchi di sentirci sequestrati e in balia di un governo liberticida e che attenta quotidianamente alla nostra vita, al nostro essere cittadini di uno stato di diritto e democratico. CI VERGOGNIAMO DI QUESTO GOVERNO, CI VERGOGNIAMO DELLA STESSA OPPOSIZIONE INESISTENTE, MA NON CI VERGOGNIAMO DI ESSERE ITALIANI! E’ una tentata strage!!! SALVATECI DALLA DITTATURA E DALLA CENSURA!”
Dunque cara Repubblica che stamattina non sei uscita neanche con due paroline sulla tua facciata di bronzo, di chi riporti le parole, Dei Maroni di chi? Poi è vero le manganellate ci sono state e allora si esce con il video e i titoli che strillano:Aquilani in corteo a Roma, scontri e due feriti I manifestanti assediano il Senato…per poi aggiungere Arrivano in cinquemila, tafferugli con le forze dell’ordine. Protesta davanti a palazzo Grazioli. Cialente: “Non meritavamo di essere trattati così”. Per Bersani fischi e applausi: “Dico sì ad una tassa di scopo per l’Aquila”. Il governo cede e dilaziona il recupero delle tasse.”

Dal Palazzo del Tempo…della Vergogna ecco che arriva anche un video e riprese dall’Alto di Piazza Colonna, contateli contateci diteci di noi…

This video was embedded using the YouTuber plugin by Roy Tanck. Adobe Flash Player is required to view the video.

E poi ditemi voi Signori dei Media Imbavagliati che scenderete in sciopero tra i vostri tanti problemi di Libera Espressione,non intercettati, se questa non è una magica Italia, una Magic Italy 2010: E’ tua, vieni a conoscerla.In diretta, senza aspettare settembre e la ripresa di un anno sempre fermo a zero.

Doriana Goracci

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