Si è tenuto oggi a Roma il workshop “Rigore Finanziario e Crescita Economica: le due gambe della politica economica”. L’invito era “Loquimini economisti” e circa venti economicti di varia formazione scientifica e di varie posizioni politici si sono confrontati sull'andamento dell'economia mondiale ed europea nonché sulle valutazioni circa i necessari interventi di politica economica per l’Italia.
Il Centro Studi, presieduto dal Sen. Prof. Mario Baldassarri, il proprio rapporto dal quale emerge che la manovra di correzione dei conti pubblici in discussione al Senato, necessaria ed urgente nel rispetto del patto di stabilità europeo e come segnale deciso ai mercati finanziari (composta da 15 miliardi di tagli delle spese e 10 miliardi di maggiori entrate), produce un effetto di freno sull'economia pari a – 1% di PIL, rispetto agli andamenti tendenziali 2011-2013, con la conseguente riduzione di oltre 100.000 posti di lavoro ed un innalzamento di circa mezzo punto percentuale nel tasso di disoccupazione.
Se si considera questo effetto di freno della manovra sulla crescita economica, lo stesso obiettivo di riduzione del Deficit Pubblico sotto il 3% nel 2012 non viene raggiunto. Il Deficit rimarrebbe infatti al 3.3%. In queste condizioni quindi si profilerebbe la necessità di un'ulteriore manovra di correzione nei prossimi mesi.
A fronte di questa situazione il Centro Studi Economia Reale ha valutato un'ipotesi di rafforzamento della manovra che, tagliando alcune voci di spesa pubblica non toccate dalla stessa, consenta (senza causare alcun deficit in più) di destinare risorse a sostegno delle famiglie e delle imprese. Si tratta cioè poi evitare l'effetto freno della manovra trasformandolo in un effetto di sostegno allo sviluppo con maggiori elementi di equità sociale.
Una manovra così rafforzata determinerebbe più PIL e più occupazione e di conseguenza si raggiungerebbe l'obiettivo di riportare il deficit pubblico sotto il 3% che infatti scenderebbe al 2.8% nel 2012.