Decreto Bondi: l’opposizione di Idv e quella del Pd

Nei giorni scorsi in Commisisone Cultura e nella discussione generale svoltasi in aula nella giornata di martedì 22 giugno abbiamo contrastato insieme il decreto Bondi sulla riforma degli enti lirici. Abbiamo contestato che più che una riforma era semplicemente un taglio di risorse, in stile Tremonti, che colpiva fortemente la cultura Italiana ( spendiamo solo lo 0,3% del Pil, un terzo di quanto in media spendano gli Paesi Europei ). Eravamo tutti in attesa della richiesta del “voto di fiducia” del governo, che era l’unico strumento del regolamento che potevano usare per far passare il decreto. Improvvisamente tutto è cambiato: il governo ha rinunciato al voto di fiducia e Pd e Udc hanno ritirato tutti i loro emendamenti, rinunciando ad intervenire in aula. Le nostre strade si sono divaricate e noi abbiamo deciso “ostruzionismo ad oltranza”. Udc e Pd (per bocca di Casini e Franceschini) si sono fatti parte diligente di richiedere la “seduta fiume” (originariamente dovevamo interrompere l’aula a mezzanotte) . Sappiamo anche che hanno garantito al governo il mantenimento del numero legale al Senato, dove ora dovrà tornare il decreto. Insomma un “inciucio completo”. Il Pd ci ha spiegato che l’ha fatto perché ha ottenuto un importante miglioramento del decreto a vantaggio dei lavoratori degli enti lirici, grazie all’accoglimento di alcuni loro emendamenti.
Vorrei ora dimostrarvi che uno dei prezzi dell’inciucio e cioè l’emendamento a prima firma Merlo, se non vi fosse stato l’intervento determinante di Idv, si sarebbe risolto in un maggior danno per i lavoratori. Lo farò riprendendo una sequenza degli interventi in aula su questo punto. (Mi scuso fin d’ora se è un po’ lungo, ma vi prego di avere pazienza poiché così comprenderete anche quanto sia difficile l’opposizione che fa Idv in Parlamento)
CESARE DAMIANO(PD). Signor Presidente, ritenevo che in quest’Aula fosse all’attenzione di tutti la condizione dei lavoratori, ma vedo che le questioni procedurali sono più importanti del benessere dei lavoratori e questo credo che sia molto, molto, molto grave (Applausi dei deputati del gruppo
Partito Democratico, e di deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord
Padania e Unione di Centro). Perlomeno, non si speculi sulla pelle dei lavoratori (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Unione di Centro) e noi siamo orgogliosi come Partito Democratico di aver presentato un emendamento che
ha lo scopo di migliorare la condizione dei lavoratori e di impedire che si arrivi a decurtare il salario della contrattazione aziendale (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). …… « Giocare » con questioni procedurali, non credo che sia assolutamente adatto al
problema che stiamo affrontando. …. Ritengo che l’emendamento al nostro esame, accettato dalla Commissione, rappresenti un punto importante di salvaguardia e fa onore a questo Parlamento, nella difficile discussione in atto, di aver fissato un punto che fa sì che i lavoratori abbiano la tranquillità della loro condizione in essere.
PIERFELICE ZAZZERA(IDV). Signor Presidente, non credo che ci possa essere qualcuno che difende più o meno gli interessi dei lavoratori (Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico). Infatti, noi siamo qui, da questa notte, siamo rimasti in Aula chiedendo un dibattito al Parlamento proprio per difendere i diritti dei lavoratori del comparto dello spettacolo. Mi meraviglio perché non ricordo di aver visto l’onorevole Damiano questa notte, qui, a difendere gli interessi dei lavoratori; l’onorevole Damiano è venuto solo alle 7 e un quarto di questa mattina durante la discussione dell’emendamento al nostro esame (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori – Commenti dei deputati del gruppo Partito Democratico). Oltre a questo vi è un emendamento
che riguarda i diritti acquisiti dei lavoratori, presentato dall’Italia dei di Valori, e invito l’onorevole Damiano a sostenerlo ed a votare a favore, proprio perché difende gli interessi di quei lavoratori. Noi
siamo qui per farlo. ……. Nel merito della questione voglio invitare
il Governo a sostenere questo importante emendamento che consegna maggiore serenità a chi lavora nel mondo dello spettacolo, ……. invito a sostenere anche l’emendamento successivo, Zazzera 3.16, presentato dall’Italia dei Valori, che riguarda i diritti acquisiti.
CIOCCHETTI(UDC) Sinceramente, chi sta qui per fare un’opposizione costruttiva non fa quello che ha fatto in questo momento il gruppo
dell’Italia dei valori, …… Noi abbiamo svolto insieme ai colleghi
del Partito Democratico una opposizione costruttiva per tentare davvero di modificare questo …
BENEDETTO FABIO GRANATA(PDL). ….Nel merito anche noi del PdL
sottoscriviamo, io personalmente, l’emendamento in esame perché la ricostruzione testè fatta dall’onorevole Ciocchetti storicamente
fotografa quello che è avvenuto in Aula. Su un punto delicatissimo, sul quale soltanto la sensibilità del Governo e della maggioranza erano riusciti a trovare un momento di sintesi, quest’ultimo è stato usato strumentalmente dall’Italia dei Valori per creare una condizione di aggancio al fine di presentare ulteriori proposte emendative sulla pelle di quei lavoratori, che loro dicono di difendere; ciò, invece,
serviva loro a tirare avanti con questa forma di rappresentazione scenica, visto il tema del provvedimento, che loro stanno facendo in nome di quei lavoratori che questo provvedimento difende e rilancia.
PAOLA GOISIS(LN). Signor Presidente, anch’io intervengo per chiedere di apporre la mia firma su questo emendamento. Il partito dell’Italia dei valori per 16 ore ha continuato a dire che loro sono per difendere
i diritti dei lavoratori; in realtà, ……sono interessati soltanto a far decadere il decreto-legge. Allora, è chiaro ed evidente che a loro
non interessa nulla dei lavoratori, a loro interessa soltanto rendersi visibili. È chiaro allora che a loro per tutta la notte non è interessato nulla, né la questione della cultura, infatti hanno dimostrato di non avere affatto cultura, hanno fatto tutta una serie di errori: i congiuntivi non sanno neanche che cosa siano, e vengono a parlare di cultura ! A loro non interessa la cultura, non interessa il teatro, non interessa la lirica. Noi siamo qui perché ci teniamo alla cultura e ai lavoratori. Noi vogliamo sottoscrivere questo emendamento proprio perché noi ci teniamo ai lavoratori. All’Italia dei valori non interessa nulla dell’operaio, del lavoratore. In questa sede, invece, c’è l’interesse per i lavoratori. I gruppi del Popolo della Libertà, della Lega Nord Padania e del Partito Democratico, lo avevamo concordato insieme. Voi siete dei traditori !
CARLO MONAI(IDV). Signor Presidente, vorrei solo evidenziare che, con la seguenteformulazione dell’emendamento Giorgio Merlo 3.65, si toglie la certezza del 75 per cento di questo trattamento economico
integrativo, perché la condizione del pareggio di bilancio è inarrivabile. Poiché stiamo parlando di enti in crisi, non vi saranno pareggi di bilancio e, quindi, i lavoratori perderanno il 100 per cento di questo emolumento, grazie all’emendamento del PD.
FABIO EVANGELISTI(IDV). Signor Presidente, se davvero non vi fosse stata la malafede ed il pregiudizio, quell’emendamento della Commissione l’avremmo votato, cosa che, invece, non faremo rispetto a quello in esame, perché mette in discussione non il 25 per cento, ma il 100 per
cento, poiché soltanto due fondazioni conseguiranno in Italia il pareggio di bilancio e potranno andare avanti in questa direzione.
SERGIO MICHELE PIFFARI(IDV). Signor Presidente, capisco che, a volte, ci si possa incartare su questioni di posizione, ma magari ci siamo distratti dalla pausa della brioche e del cappuccino della mattinata. Dopo gli annunci di disponibilità e di attenzione nei confronti dei lavoratori,
dovreste ammettere di aver sbagliato e sarebbe opportuno ritirare l’emendamento oppure votare contro, sarebbe comunque il minore dei mali…
IVAN ROTA(IDV). Signor Presidente, signori colleghi, il gruppo Italia dei Valori nonsaprà i congiuntivi ma conosce l’italiano e quindi, proprio a tutela dei lavoratori, come ho sentito affermare dall’onorevole Damiano al tavolo del Comitato dei nove, rileggete questo emendamento, per favore,
è peggiorativo rispetto alla certezza di una decurtazione del 25 per cento.
ANTONIO BORGHESI(IDV). Signor Presidente, se fossi un lavoratore di una fondazione lirica preferirei avere il 75 per cento certo che il 100 per cento incerto, perché è quasi sicuramente impossibile
che ciò avvenga per l’endemica situazione di deficit di queste fondazioni. Vi prego, se davvero tenete ai lavoratori, fermatevi un
attimo e modificatelo per precisarlo. Noi siamo disponibili a votarlo.
RENATO CAMBURSANO(IDV). Signor Presidente, l’emendamento Giorgio Merlo 3.65 afferma: « eventuali trattamenti economici aggiuntivi, sono riconosciuti solo in caso di pareggio di bilancio ». Quindi, in assenza
di pareggio di bilancio, non saranno mai riconosciuti ed è questo il peggioramento. Inoltre, onorevole Damiano, l’emendamento
Zazzera 3.18, che fa riferimento alla salvezza dei diritti acquisiti, lo abbiamo scritto noi…
ANTONIO DI PIETRO(IDV). Signor Presidente, credo sia umano, dopo un’intera notte a discutere, che un emendamento possa sfuggire nella sua esatta valutazione. Noi invitiamo il Partito Democratico, nonché
la Commissione, a riflettere se si possa modificare in qualche modo questo intervento e, proprio perché vogliamo venire incontro realmente ai lavoratori, assicuriamo …..vorrei solo segnalare la disponibilità dell’Italia dei Valori a non presentare subemendamenti se viene approvata quella proposta.
DAVID FAVIA(IDV). Signor Presidente, sarebbe opportuno fermarsi un attimo senza tensioni per valutare l’impatto negativo di questo emendamento ed eventualmente chiedere ai colleghi del Partito Democratico di ritirarlo, se non c’è la disponibilità della maggioranza, perché è peggiorativo degli interessi dei lavoratori, in quanto l’integrazione sarà dovuta solo nei confronti delle fondazioni con il bilancio in
pareggio, mentre, se lo si ritira, sarà dovuto il 75 per cento a tutti. Facciamoci
con calma carico…
ROBERTO GIACHETTI(PD). ……Mi pare di aver capito che l’onorevole
Di Pietro ha detto che, qualora la Commissione dovesse ripresentare l’emendamento originario, che era stato ritirato perché sembrava vi potessero essere subemendamenti, sarebbero disponibili a votarlo, senza presentare ulteriori proposte emendative. ……….Si può votare direttamente quell’emendamento, che assorbe due altri emendamenti che erano stati presentati.
ANTONIO DI PIETRO(IDV).
…..Se viene riproposto questo emendamento noi ci impegniamo a non presentare subemendamenti e a non chiedere i relativi termini, dunque a votarlo immediatamente. Lo voteremo perché ci rendiamo conto che quello che stavamo per votare è peggiorativo rispetto a quanto sta succedendo. Siccome abbiamo passato una notte a difendere i lavoratori, vogliamo prenderci questa responsabilità (Applausi
dei deputati del gruppo Italia dei Valori).
PAOLA FRASSINETTI(PDL), Vicepresidente della VII Commissione.
……………..concordiamo sulla ripresentazione dell’emendamento in questione, però a queste condizioni e con la votazione immediata.
PRESIDENTE. Colleghi, fermo restando che eravamo sull’emendamento Giorgio Merlo 3.65, ricordo che l’emendamento 3.110 della Commissione naturalmente va votato prima di quell’emendamento, che naturalmente poi sarebbe precluso insieme a qualche altro emendamento, precisamente
agli emendamenti Zazzera 3.16, 3.17 e 3.18. Chiedo il parere del rappresentante del Governo.
SANDRO BONDI, Ministro per i beni e le attività culturali. Signor Presidente, il Governo accetta l’emendamento 3.110 della Commissione.
PRESIDENTE. ………Passiamo ai voti. Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’emendamento 3.110 della Commissione, accettato dal Governo. Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione). Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la
Camera approva .(Vedi votazioni – Applausi).
(Presenti e votanti ………. 379
Maggioranza ………………… 190
Hanno votato sì …… 377
Hanno votato no …. 2).
In conclusione, come potete vedere, il “diavolo fa le pentole ma non il coperchio”. L’ansia di arrivare all’inciucio ha ottenebrato la mente del Pd al punto che avrebbe portato a peggiorare le cose anziché migliorarle! Vedete anche quante ce ne siamo sentite noi di Italia dei Valori, un manipolo, solo, contro tutti per 40 ore!

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