“Come e’ noto esistono due tipi di indagati: se essi appartengono al centrodestra vanno criminalizzati con grande fragore mediatico e invitati dagli esponenti del centro-sinistra a ’fare un passo indietro’.
Se invece l’indagato e’ Di Pietro allora il personaggio si fa una sorta di autoesaltazione e il resto del centrosinistra copre reverente la sua autodifesa. Pensiamo con sincero raccapriccio cosa sarebbe accaduto ad un comune mortale o peggio ancora ad un esponente del centro-centra, se Pacini Battaglia avesse detto di lui che lo aveva ’sbancato’”. Cosi’ si e’ espresso Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl. “Comunque, a costo di apparire fessi, il garantismo vale anche per chi non lo merita a causa del suo giustizialismo forcaiolo. Di conseguenza non bisogna seguire i dettami di Di Pietro neanche nei confronti di Di Pietro e ritenerlo innocente fino al terzo grado di giudizio, sempre che egli venga rinviato a giudizio, cosa tutta da vedere, visto che, a parita’ di addebiti, finora Di Pietro, con annesso Lucibello, si e’ potuto largamente avvalere del motto ’cane non morde cane’”.