Dopo un reticolato di conferme e smentite, ecco che torna in auge il condono edilizio

Manovra, rispunta il condono edilizio anche “per le aree protette”Dopo un reticolato di conferme e smentite, ecco che torna in auge il condono edilizio. La manovra finanziaria varata dal governo attraverso un decreto, infatti, potrebbe contenere una norma che estende la copertura agli abusi compiuti anche nelle aree sottoposte a vincoli paesaggistici. Come riferiscono le agenzie, il provvedimento, simile a quello attuato nel 2003, è contenuto in un emendamento presentato in commissione Bilancio con un titolo che non lascia margini di dubbio: “Emendamento condono edilizio”. Il testo porta la firma del senatore Paolo Tancredi, primo firmatario, Cosimo Latronico e Gilberto Pichetto Fratin.”Condono per abusi fino al 31 marzo” – Nel decreto 269 del 2003 è scritto che “si applica anche agli abusi edilizi realizzati entro il 31 marzo 2010, in aree sottoposte alla disciplina di cui al codice dei beni culturali e del paesaggio” previsto dal decreto legislativo 42 del 2004, previa l'acquisizione dell'autorizzazione prevista dal codice stesso. Secondo quanto si apprede, la richiesta di sanatoria può essere avanzata entro il 31 dicembre 2010 anche se precedenti istanze di condono sono state respinte. Inoltre, è scritto nel testo, “sono sospesi tutti i procedimenti sanzionatori amministrativi e penali già avviati, anche in esecuzione di sentenze passate in giudicato.Scudo per falsi invalidi – Sempre in tema di sanatorie, spunta anche un emendamento a firma leghista che mira a incentivare l'emersione dei falsi invalidi con uno 'scudo', un meccanismo simile a quello utilizzato per il rimpatrio dei capitali. I senatori della Lega Massimo Garavaglia e Gianvittore Vaccari, hanno messo il loro sigillo al testo. I medici che hanno fatto false attestazioni e i soggetti “che abbiano percepito indebitamente benefici a titolo di trattamenti economici di invalidità civile possono – si legge nell'emendamento -, entro 180 giorni dall'entrata in vigore delle legge di conversione del presente decreto, denunciare l'illecito all'ufficio competente territorialmente dell'Inps”. La denuncia “comporta l'estinzione dei reati e dei relativi illeciti amministrativi nonché l'immediata decadenza del beneficio”.

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