Podgorica – Il 'Narciso alla fonte' di Caravaggio giunge nell'Ambasciata italiana del Montenegro in occasione della Festa della Repubblica del 2 Giugno. Un evento sponsorizzato dalla Epcg ed in particolar modo da A2A (vedi invito), affinchè “una lunga serie di eventi culturali” possa rafforzare la coesione tra Montenegro e Italia, rispecchiandosi l'uno nell'altro “così come il Narciso guarda se stesso e ammira la propria bellezza”. Questo l'augurio delle alte istituzioni presenti, come il Ministro Sandro Bondi e l'Ambasciatore italiano Sergio Barbanti, che cercano così di mascherare gli alti interessi economici con un'iniziativa meramente culturale. Ciò anche in considerazione del fatto che il Narciso ha avuto il compito di sigillare un patto economico-politico, come dimostrato dalle tante incongruenze di questa Festa della Repubblica. Già l'invito è stato stampato in inglese e in serbo divulgato alla comunità italiana, che non ha richiamato né italiani né l'italianità, ma ha solo ostentato una certa elevatezza culturale giusto per darsi un tono. E così il riflesso di Narciso mostra ancora una volta l'ambiguità, la doppiezza, e la falsità di questi rapporti artificiosi, cadendo in uno scadente qualunquismo mercenario nelle mani di società e gruppi di interesse in ogni angolo della terra e nei Balcani più che mai.
