Farmaci generici. Puntare su di essi nella manovra economica: una proposta di riforma strutturale. Presentato ordine del giorno in Senato

Intervento della sen. Donatella Poretti, Radicali/Pd, segretaria commissione Igiene e Sanita'

La manovra economica rischia di essere priva di sostanza e di riforme strutturali, opera tagli di spesa lineari e indiscriminati, mentre il 40% e' dato da nuove entrate, quasi tutte dalla lotta all'evasione fiscale con un recupero di oltre 12 miliardi di euro in due anni che, pero', potra' essere verificato solo a consuntivo e che difficilmente restera' a regime dopo il 2013.
L'8,9% dei tagli (pari a 1,4 miliardi) e' determinato dalla riduzione della spesa per il personale della sanita', per la spesa farmaceutica e per la revisione delle norme sull'invalidita'.
Dal taglio sulla spesa farmaceutica sono previsti 600 milioni per il 2011 e per il 2012. Una percentuale importante arrivera' da una riduzione dei profitti per grossisti e farmacisti: l'art.11 prevede che applichino uno sconto obbligatorio. Sui prezzi dei farmaci generici la norma prevede, fino a fine 2010, una riduzione del 12,5%. Poi, dall'anno prossimo, lo Stato non rimborserà piu' tutti i generici che si trovano in fascia “A” (quelli a carico del Servizio Sanitario Nazionale) ma solo quattro prodotti per ciascun principio attivo; l'Agenzia italiana per il farmaco dovra' scegliere quelli con costo minore a parita' di dosaggio di altri piu' costosi. Una vera e propria gara al ribasso, dove lo Stato rimborsera' per quel medesimo principio attivo solo il prezzo piu' basso, lasciando a carico degli assistiti la differenza. Una misura che produrra' concorrenza e risparmio di prezzo nell'immediato, ma a scapito della concorrenza negli anni successivi: i quattro prodotti, una v
olta
installatisi nel mercato, si troveranno in una condizione di trust di fatto, una sorta di oligopolio in cui sara' facile accordarsi sui prezzi da far lievitare.
Per far si' che il danno sia minore, occorrerebbe rivedere:
– il numero contingentato delle farmacie (pianta organica);
– farmacie che oggi possono essere solo societa' di persone di soli farmacisti abilitati e non di capitale;
– divieto di creazione di catene di farmacie;
– i margini proporzionali al prezzo, che inducono i farmacisti a vendere i prodotti piu' costosi.
Lo sconto obbligatorio previsto dalla manovra colpira' particolarmente i farmaci generici ed equivalenti, invece che incentivarli e promuoverli.
Con un parere del 7 maggio 2009 l'Antitrust proponeva al Parlamento e al Governo un nuovo sistema di remunerazione della distribuzione dei farmaci erogati a carico del Ssn: riconoscere al farmacista una retribuzione a forfait per ogni servizio di vendita di ciascun medicinale, indipendentemente dal suo prezzo, sistema che introdurrebbe un elemento di forte regressivita' del margine di guadagno rispetto al prezzo del prodotto, incentivando in tal senso la vendita dei farmaci a minor prezzo.
Parere che se fosse accolto significherebbe risparmio non solo per le tasche dei cittadini, ma anche per le casse dello Stato.

Inoltre, sono diverse le misure che potrebbero essere promosse e incentivate, tra queste:
– indicare in ricetta solo il principio attivo e non la marca del farmaco;
– scontrini intelligenti da cui si possa fare un raffronto sui prezzi;
– vendita di farmaci sfusi e online.

Per questo motivo, col senatore Marco Perduca, ho presentato uno specifico ordine del giorno: http://blog.donatellaporetti.it/?p=1510

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