E' sconvolgente il senso di irresponsabilità e la volontà suicida che attraversano il Pd calabrese. O meglio: buona parte dell'attuale classe dirigente, di coloro, cioè, che invece di lavorare per salvare il Partito e aprire una fase nuova di recupero e di rilancio, ogni giorno fanno a gara per sparare sul colllega, sull'amico, sul compagno di partito. Una situazione gravissima dalla quale è necessario e opportuno tirarsi fuori. Sembriamo la classica orchestrina che continuava a suonare mentre il Titanic affondava!
Siamo tutti degli irresponsabili. Meriteremmo di essere cacciati a calci nel sedere da quanti vogliono bene al Pd -e sono tanti- e vorrebbero vedere nuovi metodi di lavoro, nuove strategie, nuovi gruppi dirigenti.
I signori del Pd calabrese che se le menano di santa ragione un giorno sì e l'altro pure, non provano un senso di vergogna per quanto accade? E come mai, dopo essere stati dirigenti, presidenti, assessori negli ultimi anni, oggi non sentono il bisogno di avviare una dura forma di opposizione alla Giunta Scopelliti e alla sua incapacità di governare una regione che versa in condizioni assai gravi?
