Dura lex, cara lex
PORTO FRANCO – Club socialista e riformista di Milano – organizza una tavola rotonda sul tema dei costi della giustizia nella capitale lombarda.
Oggi 15 giugno 2010 – Ore 20.45
Circolo di via de Amicis 17 – Milano
In una serata strategicamente scelta in funzione del calendario dei Mondiali di Calcio , il Club Porto Franco chiama ad una discussione su un tema sul quale si discute spesso , per concludere che non c'è nulla da fare : il costo economico e sociale di una giustizia che non funziona . Ci siamo accorti subito , dalle risposte di adesione come da quelle di rammarico di chi non potrà esserci per impegni pregressi , che l'argomento interessa, che in tanti hanno voglia di raccontare la propria esperienza diretta e proporre soluzioni e comunque di discuterne con chi è più impegnato su questo “fronte” . L'invito allegato è ancora in “progress” , dal momento che stiamo cercando di equilibrare la platea fra operatori del diritto , politici , manager e , soprattutto , semplici cittadini .
I “discussant” principali che proponiamo saranno Giuliano Pisapia , avvocato e parlamentare , autore di proposte di riforma della Giustizia scaturite dal lavoro di una Commissione per la Riforma raccolte in un recente libro ” In attesa di giustizia” scritto a quattro mani con il magistrato Carlo Nordio, che ha ricoperto il suo stesso incarico e con il quale condivide, pur essendo di cultura politica molto diversa, le stesse proposte ; Paolo Giuggioli , presidente dell'Ordine degli avvocati di Milano , che conduce da anni una quotidiana guerra di attrito contro le lentezze e le inefficienze del più grande Tribunale d'Italia senza perdere il buonumore necessario per raccontare aneddoti amaramente divertenti sulla vita del più grande palazzo di Giustizia d'Italia ; Antonello Ciotti , manager della multinazionale Dow Chemical che , da italianissimo romano-fiorentino abitante da anni per almeno qualche ora a settimana a Milano , conduce quotidiane e non sempre vincenti schermaglie con il resto del management anglosassone , svizzero , arabo e indo-cinese per cercare di spiegare che entrare in un procedimento penale o civile in Italia non è sempre peggio che farlo a Mumbaj oppure a Tijen jin ; Claudio Castelli , magistrato, cui spetta l'onere di realizzare sfarzose nozze con i fichi secchi , cercare di introdurre processi innovativi come l'introduzione delle procedure e mail nel regno dei faldoni “cartacei” magari utilizzando un computer in tre..
Discutere di proposte come quelle di Nordio-Pisapia, spesso così basate sul mero buon senso da essere per questo totalmente ignorate dai governi che le hanno richieste , ci porterà inevitabilmente a discutere del “peso” che l'inefficienza del sistema ha sulla competitività internazionale di Milano . Sarà anche un modo , ad un anno dalle elezioni comunali e per il Sindaco, di parlare della necessità di soluzioni per il futuro della nostra città , partendo dalla rimozione di quei lacci ed oneri che sono tra le cause di un declino che ha nella politica il segnale più evidente, ma che ha radici profonde che devono essere tagliate con una lama impugnata dai suoi cittadini consapevoli , informati ed attivi.
Presiede e modera:
Mario Artali,
presidente Circolo De Amicis e Vicepres. Bpm
Introduce:
Franco D’Alfonso
Presidente Club Porto Franco
Parlano:
Giuliano Pisapia
avvocato, già presidente della Commissione Giustizia del Senato
Paolo Giuggioli
Presidente Ordine Avvocati Milano
Antonello Ciotti
global commercial manager Dow Chemical
Claudio Castelli
magistrato, responsabile per l'innovazione delle procedure presso il Tribunale di Milano