Passa il no del Pd alle armi nucleari

Approvata la mozione Pd per il disarmo e la non proliferazione nucleare. Mogherini (Pd): “La mozione è una svolta ora il Governo porti in sede Nato l’impegno di oggi”

Questa settimana il Partito Democratico ha ottenuto alla Camera un risultato importante per il Paese. Infatti, con una mozione unitaria il Parlamento ha approvato un testo che apre la strada al disarmo e alla non proliferazione nucleare a partire dall’Italia.
La mozione è frutto di una iniziativa del Partito Democratico e conferisce al Governo italiano la possibilità di stare in campo su una materia assai delicata, strategicamente molto importante per l'avvenire e per le sorti della pace e del benessere dell'umanità intera.

Federica Mogherini, deputata del Pd, e prima firmataria del provvedimento, ha spiegato che l’importanza del risultato ottenuto è data dal fatto che per la prima volta attraverso un’iniziativa parlamentare il Governo italiano assume l’impegno di sostenere in sede NATO – in particolare in vista della revisione del Concetto strategico – la richiesta di riduzione e, in prospettiva, anche di eliminazione, delle armi nucleari tattiche dall’Europa.
Inoltre, ha commentato Mogherini, il Governo in tal modo si impegna ad affermare, sempre in sede NATO, che per quanto riguarda l’Italia, non vi è una richiesta di mantenere sul nostro suolo nazionale le armi nucleari tattiche, in modo da incoraggiare e favorire il processo multilaterale di disarmo e di non proliferazione in atto.

Per fortuna con la presidenza Obama, il tema del disarmo in tutte le sue variegate sfaccettature ha subito un’accelerazione in positivo, conferendo una spinta propulsiva negli altri Paesi, compreso il nostro.
Nella nuova National Security Strategy statunitense infatti, resa nota soltanto qualche giorno fa, viene indicato, come il rischio probabilmente più grave, non più il terrorismo internazionale, che pure continua a rappresentare una minaccia per tutti noi molto seria, ma la minaccia che armi nucleari o armi sporche, armi di distruzione di massa, possano cadere nelle mani sbagliate, o di singoli o di organizzazioni o di entità statali.
Francesco Tempestini, Capogruppo del Pd nella commissione Esteri di Montecitorio, è tra i primi firmatari della mozione: “Ora ci aspettiamo che il Governo promuova in sede NATO un dibattito per raggiunge questo obiettivo, anche nel quadro di un processo negoziale con la Federazione Russa sul controllo degli armamenti”.

Negli ultimi mesi, tra febbraio e marzo, due fattori hanno spinto il Parlamento italiano verso l’approvazione della mozione di iniziativa Pd.

A febbraio vi è stata un'iniziativa dei Ministri degli esteri di Germania, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo e Norvegia (tre di questi Paesi ospitano armi nucleari tattiche americane sul proprio territorio), con la quale è stato chiesto al Segretario generale della NATO di avviare una riflessione al proprio interno sulla necessità di superare questo stato di cose (ovviamente in modo concordato e consensuale).

A marzo il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione all'unanimità, nella quale testualmente si richiama l'attenzione sull'anacronismo strategico delle armi tattiche nucleari e sulla necessità che l'Europa contribuisca alla loro riduzione ed eliminazione dal proprio territorio nel contesto di un dialogo di più ampio respiro con la Russia.

“Sappiamo bene come la decisione dovrà essere assunta in modo consensuale tra i paesi aderenti all’Alleanza Atlantica – spiega la Mogherini -tuttavia è una vera svolta la decisione parlamentare, assunta su un testo unico e con voto unanime, che valorizza il ruolo di indirizzo politico del Parlamento e colma un’importante lacuna del Governo italiano, incoraggiandolo a svolgere con determinazione la sua azione in sede internazionale per sostenere gli obiettivi di disarmo e di non proliferazione nucleare e in particolare, sulla presenza di armi nucleari tattiche in Italia e in Europa “.

Sul sito dei deputtai PD è possibile leggere il testo integrale della mozione approvata dal titolo: ”Iniziative per il disarmo e la non proliferazione nucleare”

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