E LA ROSY TENTO’ IL COLPETTO

In 16 anni di Parlamento non avevo mai visto un presidente di turno (ovvero uno dei 4 vice che a turno presiedono i lavori della Camera nelle sedute ordinarie) che chiude in anticipo la votazione senza permettere a circa 35 deputati di votare per poter far vincere la propria parte politica. Eppure è successo martedì scorso, quando Rosy Bindi ha improvvisamente dichiarata chiusa una votazione di incostituzionalità su un decreto legge (quindi una materia delicata, non un modesto emendamento) mentre stavano ancora entrando in aula decine di deputati di maggioranza dopo una pausa dei lavori.

La cosa più incredibile è che – attaccata da tutte le parti – la Bindi ha poi sostenuto “di non aver notato” quelli che stavano entrando, bugia clamorosa perché allora dovrebbe comunque dimettersi per la inaccettabile disattenzione. Non solo, dichiarando poi subito chiusa la seduta ha impedito (come invano sottolineato e giustamente censurato da Fini il giorno dopo) il rifacimento della votazione. La Bindi ha insomma permesso una grave forzatura regolamentare “dimenticandosi” che quando presiede la Camera deve essere sempre super-partes e non fare la presidente…del Partito Democratico. Uno dei due ruoli è decisamente di troppo!

Ps: Ho però ecceduto nelle proteste in aula e mi sono sgolato troppo: adesso la pago e da tre giorni sono senza voce!

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