Debutta al Teatro Argentina lunedi 21 giugno alle ore 20 e con replica martedi’ 22 il Grand Kabuki di Tokyo con tre atti dell’opera “Yoshitsune e i mille ciliegi”. Interpretato per la prima volta a Roma dal celebre attore Ebizo Ichikawa XI, diretto discendente della dinastia Ichikawa.
L'opera, la piu' famosa storia nel repertorio teatrale del Kabuki, e' unica per la sua tecnica stilizzata, i suoi magnifici costumi, il suo vistoso trucco, le sue difficili pose in stop-motion e un sontuoso tableau scenico.
In arrivo dalla tournee di Londra, il Grand Kabuki di Tokyo torna a Roma dopo ben 14 anni.
Il giovane attore Ebizo Ichikawa XI interpretera' due ruoli. Nella prima parte sara' Tadanobu, fedele servitore del famoso guerriero Yoshitsune, poi si trasformera' in una volpe enigmatica che nasconde poteri soprannaturali catturando con estro ed energia l'attenzione del pubblico.
Il cast e' composto da 40 attori di Kabuki. L'opera trasportera' il pubblico romano in un raro viaggio tra una forma di teatro unica al mondo, un misterioso gioco della danza, l'ascolto dello Shamisen, tradizionale strumento giapponese.
” Tori -i mae” (di fronte al Tori)
Sconfitto in battaglia e in fuga dalla capitale, Minamoto Yoshitsune ordina alla sua concubina, Shizuka Gozen, di far ritorno in citta' e le fa dono di un piccolo tamburo” hatsune” tesoro della corte imperiale.
” Yoshino yama” ( Il Monte Yoshino)
Saputo che Yoshitsune e' diretto verso il monte Yoshino, Shizuka decide di raggiungerlo insieme a Tadanobu. I due si recano in montagna avvolti da boschi di ciliegi in piena fioritura, pensando gia' al momento in cui incontreranno Yoshitsune.
” Kawatsura hogen yakata” ( La dimora di Kawatsura Hogen)
Accorso alla dimora del monaco Kawatsura Hogen, dove si nasconde Yoshitsune, Tadanobu vede arrivare Shikuza insieme ad una persona che ha assunto le sue sembianze. Ma costui, che sotto le mentite spoglie di Sato Tadanobu aveva accompagnato Shizuka fino a li, non e' altro che un cucciolo di volpe a cui era stato uccisa la madre per ricavarne la pelle con cui rivestire il tamburo “Hatsune”. Per restare vicino alla madre, il volpacchiotto aveva assunto le sembianze di un guerriero.
Lo spettacolo e' patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Comune di Roma, dall'Ambasciata del Giappone in Italia, dall’Istituto Giapponese di Cultura in Roma e dalla Fondazione Italia Giappone.
E’ prevista una traduzione simultanea in lingua italiana con auricolare.
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Biglietteria Teatro Argentina: tel. 06.68.4000.311 (ore 10-14/15-19 da lunedì a sabato)
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TEATRO ARGENTINA ROMA
21 e 22 giugno 2010 ore 20.00
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