Manovra correttiva che lede i diritti dei malati di cirrosi e danneggiati da sangue infetto. Manova che viene attaccata (ce lo hanno comunicato con delle e-mail) dall’ Associazione EPAC onlus. Educazione Prevenzione Ricerca sull’Epatite C), di cui è presidente Ivan Gradini, alla quale si associa (come ci è stato anche comunicato) l’Associazione Trapiantati Organi Puglia onlus, di cui è presidente Giovanni Santoro. Mentre l'O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) il 21 maggio 2010 ha approvato una risoluzione che riconosce l'epatite virale come un'emergenza a cui fare fronte (ci viene ricordato) la manovra correttiva in discussione contiene delle norme che, se convertite in legge, andranno a gravare sui cittadini affetti da invalidità o danneggiati da sangue infetto. E ci riporta alcuni articoli che riportiamo con i dovuti commenti. Articolo 10 della manovra correttiva: innalza dal 74% attuale all'85% il punteggio di invalidità da raggiungere per ottenere l'assegno quale invalido civile (parziale) pari a circa 260 euro mensili (che spetta se non si supera un limite di reddito di 4.400 euro circa annui). Nello specifico, questo provvedimento taglierebbe fuori, ad esempio, le persone affette da “Cirrosi epatica con ipertensione portale”che, sulla base delle attuali tabelle che regolamentano l'attribuzione dell'invalidità civile, raggiungono la percentuale dell'80%. Ebbene, come è stato già da più parti osservato, non è aumentando la percentuale di invalidità civile che si scovano i falsi invalidi. Tra l'altro, è ipotizzabile che anche i malati di cirrosi senza ipertensione portale potrebbero risentire di questa novità molto negativa vedendosi assegnati punteggi non congrui alle reali menomazioni che comporta una cirrosi epatica e la conseguente esclusione dai benefici economici.Ciò vale in sede di prima assegnazione ma anche e soprattutto in caso di visite di revisione.Come ricorda l'Istituto Superiore di Sanità in un recente studio, i malati di Cirrosi da epatiti sono un vero e proprio esercito, circa 330.000. Articolo 11, comma 13: precisa che non spetta la rivalutazione annuale secondo il tasso di inflazione programmato sulla somma corrispondente all'indennità integrativa speciale di cui si compone l'indennizzo di cui alla Legge n. 210/1992 (previsto in favore dei soggetti danneggiati da trasfusioni, emoderivati o vaccinazioni). Tale norma ha il pernicioso effetto di negare l'adeguamento al costo della vita di una provvidenza economica che, ci teniamo a farlo presente, è aumentata in 15 anni (1995-2010) di poco più di 10 euro (meno di un euro all'anno!). Articolo 11, comma 14: è una norma aberrante per uno Stato di diritto e di evidente incostituzionalità atteso che nega efficacia alle pronunzie giurisprudenziali definitive (e cioè passate in giudicato) che abbiano riconosciuto la rivalutazione di cui trattasi.
Va sempre ricordato che i cittadini a cui si fa riferimento hanno contratto, per responsabilità dello Stato accertate dalla Suprema Corte di Cassazione, gravi patologie infettive a seguito della somministrazione di sangue o suoi derivati infetti. Alla luce di quanto illustrato ed in veste di portavoce dei malati di epatite virale che fanno riferimento alla nostra Associazione da più di dieci anni (dice il presidente dell’EPAC, Ivan Giardini, al quale si ssociaciazio le varie associazioni, tra cui, appunto, l’ATO Puglia ONLU presieduta da Giovanni Santoro), chiediamo a tutti i politici interventi finalizzati a riconfermare la percentuale di invalidità civile del 74% per avere diritto all'assegno di invalidità civile parziale ed affinché i commi 13 e 14 dell'articolo 11 vengano eliminati in sede di conversione del D.L. Per altre informazioni: Associazione EPAC Onlus – info@epac.it; 
Ivan Gardini, Presidente – Tel. 039.6612460 – 3356469228;
Massimiliano Conforti, Vice Presidente – Tel 06.60200566 – 3392185813. Associazione Trapiantati Organi Puglia Onlus – Sede Regionale Via A. Garibaldi, 67 – 74016 Massafra (TA) tel./fax 099/8800184 – Giovanni Santoro, Presidente – Web: www.atopuglia.org – E-mail: ato.puglia@excite.it