Tutto il mondo ha condannato senza esitazioni l'attacco della marina israeliana contro Freedom Flotilla tranne il magnifico trio degli Esteri italiano: Nirenstein, Mantica, Frattini.
“Esprimo grande rammarico per i morti e i feriti, ma è necessario sottolineare che la flottiglia ha portato avanti una provocazione che nulla ha a che vedere con intenti umanitari, altrimenti avrebbe accettato la richiesta che Israele le rivolgeva da giorni di far attraccare le navi al porto di Ashdod per essere ispezionate prima di far passare i doni a Gaza. La flottiglia ha invece raggiunto il proprio obiettivo, ovvero creare una grave crisi nei rapporti internazionali con un'azione di disturbo da parte di gruppi simpatizzanti di Hamas a bordo della nave. L'organizzazione terroristica, va ricordato, ha giurato di distruggere Israele e governa la Striscia di Gaza illegalmente da 3 anni danneggiando in primis la popolazione palestinese''.Fiamma Nirenstein, Vicepresidente della Commissione Esteri della Camera
“Non ho ancora elementi sufficienti per capire cosa sia successo ma la questione era nota da giorni. Questa vicenda si può classificare come una voluta provocazione: aveva un fine preciso, politico… Possiamo discutere sulla reazione israeliana, ma pensare che tutto avvenisse senza una reazione di una qualche natura era una dilettantesca interpretazione di chi ha provocato questa vicenda. Credo che in operazioni di guerra così delicate queste azioni spettacolari servano solo a peggiorare la situazione e a rendere ancora più impraticabile la strada del dialogo… Mi pare, che sia in atto una voluta provocazione per vedere fino a che punto Israele reagisce. Poi, sul merito della reazione israeliana, non do giudizi perchè ancora non conosco bene i fatti ma sperare che Israele non reagisse era un'illusione. Il principio della rappresaglia israeliana è un principio conosciuto nel mondo” Alfredo Mantica, sottosegretario agli Esteri
“Per una versione definitiva sarà necessario attendere maggiori informazioni da Israele”, Meir ha detto che l'esercito israeliano è stato “costretto a reagire” dopo la decisione della Flottilla di “forzare il blocco… secondo quanto dichiarato dagli stessi organizzatori, la missione non era '''destinata a consegnare aiuti umanitari, ma a rompere l'assedio di Israele”. Franco Frattini, ministro degli Esteri