“La profanazione della tomba del padre del pentito Antonino Giuffrè è un fatto grave e inquietante. Ancora oggi, infatti, Giuffrè può dare un contributo importante per giungere alla piena verità sulle stragi e sui nodi irrisolti dei grandi delitti politico-mafiosi”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia.
Per Lumia “questo gesto, insieme agli atti di intimidazione a magistrati, esponenti di Confindustria, politici e sindacalisti… dimostra che la svolta delle indagini sulle stragi rappresenta un’insidia per Cosa nostra e che l’organizzazione guidata da Matteo Messina Denaro si trova ad un bivio: riaggiustare il tiro e ridefinire nuovi rapporti con il sistema delle collusioni nell’economia e nella politica, oppure reagire e farsi sentire anche con la violenza. Ecco perché manda messaggi e aspetta segnali per decidere il da farsi”.
“Con le sue rivelazioni – continua l’esponente del Pd – Giuffrè ha svelato la rete di collusioni tra la mafia e importanti settori della politica e dell’economia, i nuovi equilibri dentro l’organizzazione, la sua composizione attuale e la sua strutturazione nel territorio. Informazioni che hanno consentito alla magistratura e alle forze dell’ordine di colpire Cosa nostra”.
“Il mandamento di Caccamo – conclude Lumia – è sempre stato centrale nelle strategie di Cosa nostra e oggi, con boss del calibro dei Guzzino, potrebbe rialzare la testa”.