I Comuni si sono venduti il territorio comunale per cementificarlo. Ora, grazie al federalismo demaniale, potranno vendere i territori demaniali per cementificarli. Il MoVimento 5 Stelle si opporrà ovunque potrà.
“In questi giorni si parla di federalismo demaniali, ma ben pochi sanno di cosa si tratta, un milione di ettari di terreni agricoli a rischio di cementificazione, lo Stato passa ai Comuni le zone demaniali, come per esempio le aree delle ex caserme e le Regioni invece si occuperanno delle spiagge, ma è proprio nei Comuni dove si nasconde il pericolo più grosso, molti sono alla canna del gas, sono stati gestiti male e adesso per coprire il debito svendono il territorio, paradossalmente queste zone sono state preservate rimanendo nelle mani dello Stato, perché lo Stato non lavora sui piani urbanistici di ogni Comune Adesso lo Stato si divide la torta con i Comuni, il 25% allo Stato, il 75% ai Comuni, quelle aree vanno valorizzate, non si capisce bene cosa vuole dire questa parola, però sappiamo che ci sarà un soggetto che valuterà la congrua valorizzazione, Cosa significa? La valorizzazione di un terreno è data dalla sua destinazione, le destinazioni d’uso le decidono i Comuni, quindi per incassare fanno delle varianti ai piani regolatori e a suon di varianti renderanno queste zone, che in larga parte sono verdi, come edificabili, quindi la grossa sfida per il futuro è lavorare nei propri Comuni affinché queste aree non diventino altre case, altri centri commerciali, ma per esempio polmoni verdi per la città e le cubature già edificate, i capannoni abbandonati all’interno di queste aree, devono diventare strutture sociali o attività sportive, si possono fare impianti per attività sportive, usare la finanza di progetto, fare l’azionariato diffuso, coinvolgere i cittadini e la discussione intorno a queste aree deve essere partecipata, attraverso degli open space locali. Tutte queste cose nel provvedimento del governo non ci sono, qui non si tratta di federalismo, di togliere centralismo a Roma, qui si tratta di rendere federalista la cementificazione, questo è intollerabile e sono processi irreversibili e adesso come si sta muovendo la società civile contro la privatizzazione della gestione del servizio idrico? Dobbiamo batterci, fare rete in tutta Italia per fermare questa enorme speculazione a norma di legge, non possiamo permettere che i Comuni per fare cassa, svendano il nostro futuro e quello delle future generazioni. Il provvedimento è passato con i voti del Pdl, della Lega, contrario l’Udc , astenuto il PD e favorevole Italia dei Valori. I normali cittadini possono aggregarsi, fare petizioni, proposte che sono quelle che alla politica mancano, sulle singole aree. C’era un progetto a Bologna per un’area di fare un Hotel di lusso, noi abbiamo proposto di fare un ostello per la gioventù, per incentivare anche un tipo diverso di turismo. Gli hotel a Bologna, dice Federalberghi sono mezzi vuoti, bisogna ragionare, bisogna imporre ai Comuni e questo possono farlo i consiglieri con degli ordini del giorno, che la destinazione futura di queste aree, la scelgano i cittadini, il vero federalismo è questo, la forza delle comunità locali, dare la palla dalla politica alle lobby, ai cittadini e i cittadini in assemblee pubbliche ragionando con dei consulenti decidono un po’ cosa fare del loro territorio. Noi cercheremo, com’è stato fatto un po’ per il Piano casa, di mettere una toppa a livello legislativo in Regione, di limitare i danni, cercheremo tutte le scappatoie possibili, seguiremo tutte le strade percorribili per legge per imporre i percorsi partecipati per impedire che il futuro assetto delle nostre città lo decidano i costruttori insieme ai segretari del Partito di maggioranza, segretari del Partito di maggioranza e lo scelgano i cittadini. Le città sono nostre, dobbiamo riprendercele, dobbiamo impedire che vengano svendute per pochi euro a chi non ha saputo gestire la cosa pubblica e ne ha fatto scempio fino a ora.” Giovanni Favia, MoVimento 5 Stelle Emilia Romagna