Il pericolo cinese

Il popolo cinese, é il più grande del mondo, etnicamente e numericamente, ed é dotato di virtù particolarmente atte a farne uno strumento possente di civiltà e di potenza.
Non è stato mai un popolo di veri conquistatori ma, esso con la potenza del numero, può combattere le sue più grandi battaglie, con la prolificità della razza. Infatti il popolo cinese per esistere sempre può contare sul numero, e vivrà superstite a tutti i cataclismi, a tutte le conquiste, a tutte le civiltà.
Dobbiamo aggiungere a tutto questo, una crescente potenza militare: il più grande esercito al mondo di numero, ma che mancava di strategie e attrezzatura militare, si sta modernizzando e tutti vogliono partecipare anche a questo business. Dimenticando che nel sangue c'è la malvagità dell'ideologia comunista, che fa strage di innocenti tutti i giorni, specie in Africa per pure mire espansionistiche e di sfruttamento di risorse alleandosi con i regimi comunisti africani, come l'Angola, ad esempio.Follie del mercato senza scrupoli.

Si dimentica e poi ci si indigna, ogni tanto, quando poi tuona contro Taiwan, e contro i tibetani.
Li stiamo armando, gli stiamo dando ampi spazi di ricchezza, con stupide politiche che si mascherano dietro il libero mercato, l’integrazione e la tolleranza. Ma si dimentica che sono i primi produttori di virus, trojan, worms e l'80% degli attacchi informatici ai sistemi militari Usa sono di origine cinese. I pirati cinesi sono alle porte ed il rischio intrusione informatiche per le aziende è sempre più alto.
L'allarme e' mondiale, e' evidente che un numero così alto di tentativi di intrusione provenienti dalla Cina rappresenta qualcosa di più di un semplice caso. Esiste una precisa strategia da parte di gruppi cinesi per entrare nelle difese delle nostre aziende e per copiare progetti e prodotti.
Entrano nei computer di professionisti, politici, giornalisti e manager per prendere notizie e spunti. Anche nella mia posta, dove ho il sistema di protezione, ho avuto notizie di tentata intrusione più volte da aree della Cina.

La Cina se ne infischia delle regole del libero commercio, sta attuando da anni una concorrenza spietata alle economie di mezzo mondo. L'economia cinese gode di situazioni peculiari di tutto vantaggio, come una manodopera a bassissimo costo e molto preparata, nonché una forte tendenza all'innovazione tecnologica che la renderanno in breve padrona del mercato mondiale dell'high tech, oltre che a una legislazione interna molto permissiva in materia di lavoro e di inquinamento che riduce i costi di produzione, nonché dalla tendenza dei propri produttori a contraffare i più noti marchi europei.
E sempre più spesso lo fa clandestinamente anche nei paesi ospitanti, come è successo e succede da anni, anche nel nostro Paese, grazie anche al permissivismo e a governi locali compiacenti e corrotti. Vedi il caso Prato, dove la nuova giunta di centrodestra, con molto coraggio sta faticando duramente per sconfiggere lo scempio cinese della clandestinità, della contraffazione e dello sfruttamento anche minorile, dilagato a causa di una politica della sinistra al governo della città per 63 anni che ha consentito la distruzione dell’industria locale, specie del tessile che costituiva una perla in Europa.
Tornando alle strategie commerciali, vediamo che furbamente la Cina ha mantenuto una moneta artificialmente bassa, tanto da indurre il mondo ad acquistare i suoi prodotti, cosi d e incamerare enormi quantitativi di valute estere. Cosicchè è poi facile svendere e creare sbilanci valutari e commerciale indebolendo le economie e approfittare per fare man bassa in settori nevralgici: porti, trasporti, armi, energia.

Io, come ho già detto in un altro caso, sicuramente non capisco un tubo di economia, ma un sospetto mi viene. Come mai i “fondi sovrani” sono fioccati come funghi, e ora sono gli osservati speciali dei governi americani ed europei, perché ritenuti concausa della crisi mondiale?. Molto spesso gli Stati che iniettano liquidità nei fondi sono tutt’altro che democratici, quindi lasciatemi il legittimo sospetto, di pensare al caso dei fondi cinesi, o ai Paesi arabi più ricchi, e quindi l’uso dei fondi di investimento (proprio di mercati capitalistici di stampo democratico) desta particolare attenzione, come leggevo tempo fa in un articolo interessante di un giornalista più esperto di me in materia.

Per chiudere vi invito a Leggere questo passaggio:
La donna e il dragone: “ E un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e una corona di dodici stelle sul capo: era incinta e gridava in preda alle doglie e al travaglio del parto. E un altro segno apparve nel cielo; ecco: un grosso dragone, rosso-vivo, con sette teste e dieci corna. Sulle teste vi erano sette diademi; la sua coda si trascinava dietro la terza parte degli astri del cielo e li precipitava sulla terra. Il dragone si pose di fronte alla donna che era sul punto di partorire, per divorare il bimbo non appena fosse nato. Essa quindi diede alla luce un figlio, un maschio, quello che era destinato a governare tutte le nazioni con verga di ferro. Subito fu rapito il figlio di lei verso Dio, verso il trono di lui; mentre la donna riparò nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio per esservi nutrita per lo spazio di milleduecentosessanta giorni.”

Voglio farvi notare due piccoli particolari: Il Dragone rosso-vivo, spesso rappresenta la Cina e le 12 stelle sono quelle della bandiera europea. La donna sicuramente si può paragonare all’Europa. La gravidanza è chiaramente, lo sviluppo economico.
In un colloquio privato, non molto tempo fa con Licio Gelli a Villa Wanda, io chiesi al commendatore cose prevedeva per il futuro, dall’alto della sua esperienza e conoscenza della storia mondiale, e lui mi disse: “Io penso che saremo invasi da cinesi, arriveranno a milioni e specie l’Italia è per loro interessante come posizione verso i nuovi e futuri mercati africani”.
Sinceramente ho un po’ paura che ciò possa avvenire.

Gennaro Ruggiero

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