Le insufficienze in religione sono rare come le mosche bianche

Il ministro dell'Istruzione Gelmini esulta. Il Consiglio di stato ha riconosciuto la legittimità delle ordinanze nelle quali si stabiliva che ai fini dell'attribuzione del credito scolastico, determinato dalla media dei voti riportata dall'alunno, occorreva tener conto anche del giudizio espresso dal docente di religione. Il Consiglio di Stato infatti ha stabilito che, nel caso l'alunno scelga di avvalersi di questo insegnamento, la materia diventa per lo studente obbligatoria e concorre quindi all'attribuzione del credito scolastico. Tutto giusto. Però sarebbe anche giusto che il professore di religione, come è sempre accaduto ed ancora accade, non fosse troppo di manica larga nell'esprimere i suoi giudizi. Dico questo, perché anch'io come tutti, proprio tutti i miei colleghi di religione, lo ero. Le insufficienze in religione sono rare come le mosche bianche. Sarebbe giusto che la materia fosse insegnata seriamente dai docenti e studiata seriamente dagli allievi, alla stregua delle altre materie. Dico questo perchè anch'io…

Renato Pierri
(Docente di religione in pensione)

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